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ROBBIO – Dedica la sua vita agli altri da quarant’anni. Lorenzo Beretta, robbiese, classe 1953, per tutti Renzo, è stato insignito del prestigiosissimo titolo di Cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica italiana. Non si è mai sposato. Dopo la morte del fratello Gianni è rimasto solo e ha deciso: “vado in Africa ad aiutare gli ultimi”. E non c’è certo un uomo vicino ad ambienti di chiesa, ma un comunista dichiarato. Un’attività di volontariato che è diventata una ragione di vita dopo la pensione dal lavoro di ciabattino. Vive a Gulu, in Uganda, nel cuore dell’Africa. Recupera pozzi d’acqua inutilizzabili. Finora è riuscito a riattivarne quasi un centinaio. 
Parlare con lui è impossibile. Ha un telefono satellitare, che accende a volte sì e spesso no. Ci pensano gli amici a raccontare quanto sia grande il suo cuore, come Guglielmo Torti, compagno di missione ora a Robbio. “Renzo – spiega – agisce per conto del centro missionario di Magenta. Adesso, dopo i pozzi, vuole aprire un asilo a Gudu. Ha lanciato una raccolta fondi”. Un impegno tangibile, enorme, che servirà diversi villaggi per i quali sarebbe stato impensabile soltanto concepire l’idea di una struttura di questo tipo. “Il terreno – prosegue Torti – è concesso gratuitamente da una delle famiglie dei villaggi limitrofi, il cui responsabile è persona conosciuta e fidata. L’organizzazione e la gestione dell’asilo, per quanto riguarda orari, insegnanti, cuoca, giochi, percorsi educativi, sarà curata da un comitato di rappresentanti dei vari villaggi”.
Inoltre, nella zona interessata alla costruzione, esiste già un dispensario sufficiente per le prime, sommarie cure mediche. Tutto questo grazie a un uomo che ha deciso di dedicarsi interamente agli altri, mollando le futilità mondane per una missione molto più grande, gigantesca: rimanere negli occhi di tutti i bambini gli uomini e le donne che ha aiutato come un alone accecante, che non potrà spegnersi mai.

Davide Maniaci