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GAMBOLÒ – Il cavalier ufficiale Antonio Trevi (Totò), con la complicità di Nino Taranto, vendeva la fontana di Trevi all’americano Decio Cavallo, ma era una truffa. 
Qui è tutto vero. A Gambolò è in vendita la “casa di Artemio”, location resa celebre dal film “Il ragazzo di campagna” con Renato Pozzetto. Per comprare un pezzo di storia del cinema italiano bastano (si fa per dire) 380mila euro. Il casale (denominato “casa Badò”) si trova in località Crespi a un chilometro, in linea d’aria, da villa Necchi alla Portalupa. 
Qui sono state girate scene consegnate alla storia della risata: dal risveglio di Artemio con lo “spegnimento” della sveglia e il lavaggio della faccia mentre dall’armadio sbucava un pinguino, fino al taglio delle unghie (al 15 del mese). Da qui il contadino Artemio partiva per lasciare la campagna e raggiungere la “tentacolare” Milano, dove lo attendeva il cugino Severino Cicerchia. Il film, girato nel 1984, è stato appunto girato nei pressi di Gambolò e a cascina Casoni di Carbonara al Ticino, dove era stato ambientato “Borgo tre case”. A Villanova d’Ardenghi, invece, era stata girata la scena con il passaggio del treno.  
La “casa di Artemio” si trova nel parco del Ticino a circa un quarto d’ora dal centro di Gambolò. Costruita agli inizi del secolo scorso, ha una superficie di circa 200 metri quadri ed è stata completamente ristrutturata nel 2013. La proprietà comprende un terreno di circa 5mila metri.