Robbio: il via libera al terzo mandato dei sindaci spalanca la strada per Roberto Francese
ROBBIO – Era ciò che aspettavano in molti: il terzo mandato consecutivo anche nei Comuni di medie dimensioni. Una rielezione impossibile fino alla settimana scorsa anche per Roberto Francese perché nei Comuni sopra i 5mila abitanti, come appunto Robbio che ne ha quasi seimila, dopo due incarichi di fila i sindaci dovevano passare la fascia tricolore ad altri almeno per un turno. Giovedì il Consiglio dei ministri ha dato il via libera a due decisioni. Il decreto elezioni che prevede, tra l’altro, l’election day l’8 ed il 9 giugno (sabato e domenica), con l’accorpamento delle consultazioni europee e amministrative, ed il terzo mandato per i sindaci di Comuni tra 5 e 15mila abitanti. I paesi sotto i cinquemila abitanti invece non hanno più nessun limite. I mandati dello stesso sindaco potranno essere anche dieci di fila.
“Sicuramente il terzo mandato è un’opportunità e tanta gente mi chiede di farlo. Ho in programma prossimamente un incontro con tutto il gruppo e ognuno dirà la sua. Incontrerò elettori di riferimento che rappresentano poi chi mi ha scelto. Se arrivasse da loro la volontà di una mia candidatura allora sarò pronto, e a disposizione. Sarebbe un sacrificio che riguarda anche la sfera privata, ma dà soddisfazioni vedere che quello per cui ti sei impegnato molto dà i suoi frutti. Il gruppo è questo, ad ogni modo, siamo coesi: sentirò l’opinione di tutti chiedendo libertà di pensiero e prenderò la mia decisione”. Voci insistenti davano Stefania Cesa, attuale vicesindaca, come continuatrice naturale nella civica Rinnovamento Robbiese. Adesso bisognerà vedere.
“Chiunque sia il prossimo sindaco, se vincesse la nostra lista – aggiunge Francese – l’obiettivo è di finire le grandi opere: Robbio sarà interessato da cantieri mai visti negli ultimi cinquant’anni. La piazza, la conclusione della caserma e dei lavori al castello, il grande piano di asfaltature da due milioni di euro, la messa in sicurezza idrogeologica. Cose per cui lavoriamo da dieci anni e che è bello ora, finalmente, portare a termine”.
Davide Maniaci