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GARLASCO - Dopo la tentata rapina dello scorso 4 novembre, l’ufficio postale di Garlasco in via don Balduzzi, rimasto gravemente danneggiato, non ha più aperto al pubblico: Poste Italiane ha deciso di non rimediare subito al danno, ma di rinnovare l’ufficio e di riaprirlo solo in primavera, tra aprile e maggio. 
“L’Amministrazione comunale - così il sindaco Simone Molinari - ha chiesto più volte, sia in prossimità dell’evento criminoso sia questo mese, ai referenti provinciali e regionali di Poste Italiane di provvedere ad una soluzione alternativa, utilizzando un altro locale come sede dell’ufficio postale, o perlomeno un container mobile. Purtroppo però, Poste Italiane non ha acconsentito alle reiterate richieste. Intanto, è a disposizione dei cittadini di Garlasco uno sportello a loro dedicato nell’ufficio postale di Tromello”. 
Lo sportello di Tromello, in via Cesare Battisti 26, è aperto dal lunedì al venerdì dalle  8 e 20 alle ore 13 e 35 e il sabato dalle 8 e 20 alle ore 12 e 35. 
“L’Amministrazione comunale, - prosegue il sindaco Simone Molinari - in collaborazione con Auser La Serenella, ha messo a disposizione da dicembre un mezzo di trasporto gratuito per raggiungerlo il lunedì e il venerdì, soprattutto pensando agli anziani che spesso non hanno modo di recarvisi in autonomia”. 
Dall’ufficio stampa di Poste Italiane, Marisa Farina, spiega che “non è stato possibile trovare una sede alternativa dell’ufficio, perché le soluzioni poste al vaglio non rispettano precise norme riguardanti sicurezza del personale e riservatezza, indispensabile nella trattazione di corrispondenza sensibile. Si è deciso di concentrare in un unico intervento il ripristino delle condizioni di sicurezza dell’ufficio e i lavori del progetto ‘polis-casa dei servizi digitali’, così da evitare di dover ricorrere a ulteriori chiusure in seguito. I lavori inizieranno a febbraio e saranno terminati tra aprile e maggio, sarà resa nota in seguito la data precisa di riapertura”. 
Inoltre attraverso il progetto «Polis», che sarà realizzato in settemila Comuni al di sotto dei quindicimila abitanti, gli uffici postali verranno trasformati in case dei servizi digitali, sportelli unici che faciliteranno l’accesso ai servizi della Pubblica amministrazione.

Arianna Paro