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CANDIA – Per uno dei Carnevali più belli, attesi, caratteristici della Lomellina deve esserci per forza sempre qualcosa di nuovo. Si parte dai capisaldi, cioè dal Martedì grasso. Il 13 febbraio ci sarà prima il processo che condannerà la bella ragazza che nel 1619 “fece la spia”. Inizierà con la partenza della sfilata alle 21 dall’ex asilo di via Sant’Antonio fino in piazza San Carlo. La compagnia dei Magatlon animerà la scena, la Pro loco da poco guidata da Rosaria Lamanna nel proprio stand porgerà dolci e vin brulé.
“Abbigliati in costume secentesco – è la presentazione tradizionale dell’evento - gli abitanti del paese rappresenteranno la storia leggendaria di una giovane contadina del luogo, che durante la dominazione spagnola osò ribellarsi agli occupanti e venne condannata a morte. Rievoca un avvenimento storico accaduto nel Seicento e vi fonde elementi tipici dei culti agresti”. Inoltre bisognerà indovinare quale sarà, tra le tante finte, la Pierina vera che verrà condannata.
“Abbiamo organizzato – così Chiara Guzzon che rappresenta la biblioteca e organizza il Carnevale in paese – un gioco a puntate il cui scopo è indovinare la Pierina. Da qualche settimana sono stati affissi sulla bacheca del municipio alcuni manifesti".
Il modulo per giocare si trova da mercoledì 7 febbraio, in biblioteca. Il vincitore sarà proclamato martedì in piazza San Carlo al termine del rogo. Vince… una friggitrice ad aria. Uno strumento forse non idoneo per arrostire la Pierina, neanche nei tempi moderni.

Davide Maniaci