Pistola elettrica per i vigili? Sì! ...se il Comune di Vigevano vince il bando!
VIGEVANO - Ecco i Taser per la polizia locale di Vigevano. L’amministrazione guidata da Andrea Ceffa, nei giorni scorsi, per mezzo di una delibera di giunta ha dato il via libera per la partecipazione del Comune a un bando di regione Lombardia destinato all’acquisto di dotazioni tecnico-strumentali o del parco veicoli per le forze di polizia municipali. In particolare, il progetto che presenterà Vigevano prevede l’acquisto di due pistole taser, arma a impulso elettrico in dotazione a molte forze di pubblica sicurezza, che (nel caso Vigevano ricevesse i fondi) saranno date in uso ad altrettanti “ghisa” ducali. Lo storditore elettrico, secondo l’amministrazione, si aggiungerebbe alla dotazione già in uso e rappresenterebbe un’ulteriore garanzia di sicurezza per gli agenti in servizio: “Il servizio di polizia locale, attivo dalle ore 7 alle ore 24, e che le attività di accertamento delle violazioni amministrative e penali sono effettuate con l’impiego di specifiche apparecchiature per la difesa personale quali il bastone estensibile, lo spray al peperoncino e l’arma d’ordinanza – si evince nella delibera approvata dalla giunta – la sicurezza degli operatori di polizia locale deve essere garantita in ogni situazione. Le effettive particolari esigenze connesse al servizio espletato o alle peculiarità organizzative, comprese quelle per la tutela della salute e sicurezza del personale nel corso di operazioni ed attività condotte rendono opportuno dotare gli operatori di taser. Tale strumentazione, definita arma comune ad impulso elettrico, costituisce uno strumento di deterrenza e sicurezza, di difesa e non di offesa, a tutela degli operatori di polizia locale e dei cittadini”. Il costo da sostenere, e che sarebbe cofinanziato dalla Regione, ammonta a 18mila euro Iva inclusa. Premendo il grilletto di un taser vengono sparati due dardi, collegati alla pistola con dei cavi: colpendo l’obiettivo, essi danno vita a un circuito elettrico che sovrascrive gli impulsi nervosi normalmente trasmessi dal cervelletto ai nervi generando in tal modo una contrazione muscolare che di fatto immobilizza la persona colpita. Secondo quanto previsto dal progetto presentato dal Comune, le pistole elettriche rappresentano “un ulteriore strumento di difesa per la tutela degli operatori e per scongiurare l’impiego dell’arma in dotazione e contribuiranno alla riduzione dei casi di resistenza o aggressione a pubblico ufficiale con esito di infortuni sul lavoro da parte degli operatori di polizia locale. Sempre di armi però si tratta, e non esenti da criticità: pertanto, per gli agenti a cui saranno dati in uso è previsto un periodo di addestramento, in modo tale da utilizzarlo propriamente.
Edoardo Varese