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MEDE – C’è paura per la proliferazione del Meloidogyne graminicola, parassita del riso. Regione Lombardia ha attivato un servizio di sorveglianza di questo organismo da quarantena e dal 1° luglio il Servizio fitosanitario regionale effettua indagini negli appezzamenti coltivati a riso finalizzati ad escludere la presenza dell’organismo indicato. “Una comunicazione – chiarisce il sindaco di Mede, Giorgio Guardamagna – importante da diffondere nel mondo agricolo risicolo”. “Le attività – spiegano dal Pirellone –  si concretizzano in rilievi visivi. In caso di sintomi sospetti verranno prelevati campioni e inviati per l’analisi al laboratorio del Servizio fitosanitario. Tutti i proprietari dei campi di riso risultati positivi alle analisi riceveranno indicazioni dagli uffici. Le indagini fitosanitarie saranno svolte da personale dipendente del Servizio fitosanitario appositamente formato: tutti i tecnici sono dotati di un tesserino di riconoscimento che terranno esposto. Il termine di questa attività è previsto entro luglio.” Non essendo possibile per il Servizio fitosanitario avvisare in anticipo tutti i proprietari dei campi che verranno campionati, sono proprio le amministrazioni comunali a dover collaborare alla diffusione delle informazioni relative a questa problematica. In caso di rinvenimento di piante infestate da Meloidogyne graminicola i proprietari dei campi saranno prontamente contattati dal Servizio fitosanitario. Questo parassita attacca le radici delle piante ospiti inducendo la formazione di galle che ne compromettono la funzionalità. Un nematode caratterizzato da una straordinaria polifagia, in quanto è in grado di attaccare numerose specie di graminacee e dicotiledoni sia spontanee sia coltivate.  

Davide Maniaci