Pre-post scuola sì, pre-post scuola no. Continua il rimbalzo per il servizio che l’amministrazione comunale mette a disposizione delle famiglie prima e dopo le lezioni alla “Teresio Olivelli”. Quest’anno, a causa delle misure di contenimento di Covid-19, l’attivazione di questa possibilità era slittata dal 7 settembre all’1 ottobre. Un tempo necessario per preparare gli spazi dove accogliere i bambini e considerare un numero di educatori adeguato. Alla vigilia della data di inizio prevista, però, i genitori si sono trovati di fronte all’ennesima novità. “Ci è stata inviata tramite mail una comunicazione dall’ufficio di pubblica istruzione del comune di Mortara, una sorta di referendum dove si chiede ai genitori la conferma dell’iscrizione che abbiamo presentato a giugno con la quale abbiamo iscritto i nostri figli al servizio di pre e post scuola – a spiegare la situazione è Giovanni Arrigone (nella foto), rappresentante dei genitori nel consiglio d’istituto dell’istituto comprensivo -. Nella domanda si legge che il costo del servizio sarà di 150 euro al mese, il massimo del range previsto dall’ultimo comunicato del sindaco via Facebook, che andava dai 100 ai 150 euro”. La rabbia dei genitori non riguarda soltanto il costo del servizio, che le famiglie devono versare per ogni bambino partecipante, ma anche l’aver ricevuto nuove notizie che non portano ancora a nulla di fatto a così pochi giorni dalla data di inizio prevista. “Una proposta del genere poteva essere fatta prima – continua Arrigone - Dal 7 settembre ad oggi non è cambiato niente. Viene da pensare che ci sono state tante belle promesse, tanta bella pubblicità prima del referendum e ora arriva questa domanda, probabilmente fatta per disincentivare le persone e così non effettuare il servizio! Non sappiamo nemmeno se c’è una soglia di partecipanti per attivare il servizio, i genitori rischiano di accettare le condizioni proposte e poi trovarsi comunque senza il servizio perché non ci sono abbastanza bambini. Possono provare a difendersi dicendo che ci sono scuole dove non è partito né il pre e né il post scuola, ma ci sono state tante belle promesse, tanta bella pubblicità prima del referendum”. Il rappresentante dei genitori ha provato anche a domandare se ci fosse una variazione di costo per chi usufruisce di entrambe le fasce orarie o di una soltanto, ma la risposta è stata negativa. “Ho provato a chiedere questa mattina se è prevista una variazione di costo per chi ha bisogno solo del pre scuola o del post scuola, ma mi è stato risposto che non sono previste tariffe differenziate. Nel mio caso, per esempio, questo servizio copre un buco di quaranta minuti prima dell’inizio delle lezioni: se prendo una persona che mi aiuti in quei quaranta minuti non penso mi costi la stessa cifra mensile!”.Beatrice Mirimi