Mortara: Elio torna in auditorium con “Pierino e il lupo” e i filarmonici di Busseto
A volte ritornano. Questa volta tocca a Elio, che farà ritorno all’auditorium di Mortara nella serata di oggi, giovedì 18 maggio. Alle 21 sarà protagonista sul palco di viale Dante con “Pierino, Elio e il lupo”. Il “lupo” in questione è quello di Prokofiev, uno dei grandi capolavori del Novecento. Insieme ai Filarmonici di Busseto, ensemble formato da celebri solisti, ognuno di loro con una importante carriera internazionale, concertistica e discografica, eseguiranno anche alcuni brani di Nino Rota, tratti da colonne sonore di premiati film, una Suite di Gershwin da Porgy and Bess, Un americano a Parigi e la Rapsodia in Blu e la Marcia op. 99 sempre di Prokofiev.
Un programma di grande impatto e virtuosismo, condito dalla sempre divertente e frizzante arte di Elio, musicista dalla formazione classica in conservatorio e geniale sperimentatore.
I biglietti sono in vendita presso la biblioteca “Francesco Pezza” e sul sito internet di Mailticket. “Si tratta del gran finale, – commenta l’assessore alla partita Pierangela Salsa – una chiusura in bellezza, prima della pausa estiva, di una stagione teatrale che ha riscosso un notevole successo. Nei nostri propositi elettorale c’era proprio il desiderio di riportare i mortaresi a teatro. I numeri del Mortara on stage ci hanno dato ragione e premiano un lavorio di rinnovamento che è stato apprezzato dal pubblico. Ogni spettacolo ha avuto più di 100 spettatori, il ventaglio della proposta artistica è stato ampio e capace di soddisfare tutti i gusti. Continueremo su questa strada. Intanto ci godiamo l’esibizione di un artista dalle qualità straordinarie come Elio”. Il sipario riaprirà in autunno. Intanto è già tempo di bilanci e ringraziamenti. “Voglio ringraziare – conclude l’assessore - le persone che a titolo volontario hanno dato una grande mano: Marco Fleba, Ezio Gè, Giuliana Pusceddu e Denise Mirimin. Grazie anche allo sponsor Igm e a grandi professionisti come Antonella Ferrara e Alessandro Marangoni”.
Luca Degrandi