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MORTARA - Sembra trascorsa un’eternità da quando Enea Garbagnoli (nella foto) si è accomodato sulla panchina biancoazzurra. Da quell’ottobre di due anni fa è riuscito a ridare al Mortara quell’identità di squadra che si era del tutto smarrita. Con una buona dose di determinazione e tanto duro lavoro, da allenatore è riuscito ad ottenere la medaglia di condottiero. Ed ecco che i suoi soldati si sono abituati e invogliati a seguirlo sulla trincea verde senza battere ciglio. “Ho girato di lungo e in largo e sono entrato in contatto con molti spogliatoi del territorio – rivela il classe ’75 – ma questo è l’unico ambiente in cui mi sono stati forniti gli strumenti per poter svolgere al meglio il mio lavoro. Con il direttore sportivo Rovida e il presidente Sommi ho un ottimo rapporto, basato sulla fiducia e stima reciproca. Entrambi mi lasciano carta bianca, mi lasciano libero di discutere le tattiche di gioco con i miei ragazzi. Ognuno fa il suo: sembrerebbe una cosa scontata ma ho sperimentato sulla mia pelle che non è così. Mi sono imbattuto anche in persone che, pur non possedendo una cultura poi così erudita in materia calcistica, hanno comunque avuto l’ardore di voler insegnare a me la mia professione. È difficile rimanere concentrati se non vengono rispettati i ruoli e le gerarchie”. Real Milano, Lomello, Pro Vigevano sono solo alcune delle tappe del lungo viaggio del condottiero, prima di approdare definitivamente in terra biancoazzurra. Con il mondo del calcio fermo da più di un mese, è quasi certo che a livello dilettantistico i vari campionati verranno annullati. Si ripartirà con le sessioni di allenamento non appena il pericolo Coronavirus sarà solo un brutto ricordo, per poi iniziare tutto da capo a settembre. “Dobbiamo ripartire esattamente da dove ci eravamo interrotti – spiega Garbagnoli – nel girone di ritorno stavamo attraversando un periodo di crescita. Numeri alla mano, eravamo imbattuti da 10 partite consecutive. Abbiamo perso all’inizio molti punti per strada, per demeriti nostri sicuramente ma se proprio vogliamo dirla tutta, anche la dea bendata ci è stata avversa. A livello tecnico, restiamo una delle compagini più attrezzate del campionato”. L’avventura biancoazzurra del condottiero prosegue e magari tra qualche anno, sugli scaffali ci sarà una nuova Eneide, scritta da Garbagnoli, che varrà la pena di leggere.Edoardo Vares