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PARONA – La Tari si abbassa. Uno “sconto” dell’8 per cento sicuramente gradito alla cittadinanza. In una situazione generale in cui la tassa comunale sui rifiuti si alza o comunque rimane invariata (e i sindaci esultano, in quest’ultimo caso) Parona, centro “particolare” per vari motivi, riesce perfino a fare uno sconto ai suoi residenti. Il consiglio comunale di mercoledì sera, ha ratificato le tariffe di quest’anno. 
“Riusciamo a risparmiare – comunicano il sindaco Marco Lorena (nella foto) e il suo vice, Massimo Bovo – circa 20mila euro. Lo scorso anno eravamo stati pessimisti, e pensavamo che l’uso dell’isola ecologica di Cilavegna portasse a una spesa maggiore. Non è stato così: il denaro necessario era inferiore alle aspettative. Così, dopo aver aumentato nel 2022, ora siamo in grado di alleggerire le tariffe”. Allo stesso modo, il regolamento Tari (sempre approvato il 12 aprile) non è stato oggetto di modifiche sostanziali. “La nostra idea – proseguono gli amministratori comunali paronesi – era la rateizzazione dell’avviso bonario”. Chi non ha pagato dovrà farlo, ma potrà avvalersi della dilazione. L’importante pare recuperare soldi, per quanto possibile. Renato Soffritti, ormai rimasto l’unico consigliere comunale a rappresentare di fatto la minoranza (civica Insieme per Parona di Gianbattista Bianchi), dà una lettura un po’ diversa della situazione. 
“Lo sconto sulla Tari – è la sua replica – è frutto del ritorno ai cassonetti e del fatto che i cittadini poco informati non sanno nemmeno che esiste una piazzola ecologica a Cilavegna, per cui pochi l’hanno usata. Non per niente aumentano i rifiuti conferiti abusivamente nella campagna e puntualmente segnalati anche da noi come minoranza. Seguiamo da vicino anche la Consulta comunale per l’ambiente, sempre più convinti che sia uno strumento di propaganda dell’amministrazione). Si è parlato anche di questo e sapere che s’intende passare dai cassonetti a una raccolta spinta e puntuale, non è secondo noi un’idea brillante perché sarebbe stato meglio abituare i cittadini con il porta a porta come fanno quasi tutti i paesi confinanti escluso il nostro. Non essendo abituati i paronesi avranno non pochi problemi, nel fare un salto di questo tipo: ne vedremo delle belle”. 
Renato Soffritti ha votato contro l’approvazione del bilancio di previsione. Lo motiva perché, secondo lui, il Comune aveva la possibilità di trovare anche la forma per azzerare completamente la Tari, non eliminando la tassa ma usando il contributo sul conferimento concordato in convenzione tra il Comune e l’Inceneritore aggiungendo il costo del trasporto. 
“Avevamo fatto i conti – prosegue il consigliere-ambientalista – e si poteva fare recuperando altre risorse. Noi lo avevamo promesso nel nostro programma elettorale, per cui la Tari l’avremmo addirittura azzerata senza recriminare i contributi che abbiamo perso dall’inceneritore diminuiti dall’ex sindaca Ganzi e quasi azzerati da Lorena con la sua amministrazione. Riguardo ai bandi, come minoranza abbiamo chiesto in vista dell’approvazione del bilancio se il comune di Parona aveva partecipato al bando per la sostenibilità e l’efficienza energetica entro la data prevista tra il 30 novembre 2022 e il 28 febbraio 2023, poi prorogata fino alla fine di marzo. Erano dei contributi a fondo perduto per la realizzazione d’interventi di efficienza energetica anche tramite interventi per la produzione di energia rinnovabile negli edifici delle Amministrazioni comunali, attraverso l’acquisto e l’approvvigionamento dei relativi beni e servizi con le procedure telematiche del mercato elettronico della pubblica amministrazione. Abbiamo capito che non hanno ottenuto questo incentivo. Le risposte date non sono state abbastanza convincenti. Poniamo in rilievo la mancanza di programmazione della nostra amministrazione: rinunciare a finanziamenti perché non abbiamo pronti progetti, è follia allo stato puro. I progetti si studiano, si abbozzano e si tengono nel cassetto. Al momento opportuno si tirano fuori. Sappiamo che non è facile, ma un’amministrazione attenta e oculata non può farsi trovare completamente impreparata quando ci sono queste occasioni”.
Parona, da tempo, ha in progetto di costruire una nuova isola ecologica propria. Attualmente, in convenzione, i residenti devono recarsi a Cilavegna con orari ben precisi. Per questo motivo si pensava a un esborso maggiore da parte del Comune, poi contenuto. “Aspettiamo e confidiamo – conclude Lorena – i finanziamenti, regionali o statali che siano, per realizzare la nostra isola ecologica”.
L’ex piazzola, all’interno degli spazi Clir, non è utilizzabile dopo il fallimento della società. Il Comune aveva lanciato un bando non ancora finanziato per costruirne una in via della Scocchellina, non lontano dall’ex acquedotto. Tutto è comunque vincolato alla vittoria del bando. L’alternativa è che vengano investiti soldi propri. La raccolta differenziata fino almeno al 30 giugno 2023 viene gestita dalla ditta Rimeco. Poi verrà indetto un altro bando per l’assegnazione definitiva del servizio.

Davide Maniaci