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MEDE – Si vota il 4 maggio. Una data insolita per delle elezioni, essendo un giovedì, ma non deve stupire: qui non si elegge il sindaco “dei grandi”, il cui mandato scadrà nel 2026, ma quello dei ragazzi e delle ragazze. Un’istituzione simbolica dal forte valore civico, che torna a Mede dopo oltre vent’anni. Si fa sul serio: in un locale delle scuole medie cittadine, dalle 9 a mezzogiorno, si sceglieranno i nomi. Alla segreteria scolastica spetta il compito di provvedere alla designazione dei componenti dell’unico seggio elettorale, composto da un presidente (dovrebbe essere il referente della scuola elementare, Orsola Cozzuto), da un segretario e da due scrutatori, appartenenti al corpo docente. 
Le liste sono tre, e devono contenere almeno un rappresentante sia delle medie sia delle elementari, ed essere affisse sulla bacheca dell’istituto e all’albo pretorio comunale, nonché all’interno delle classi aventi diritto di voto (quarta e quinta della primaria e le tre della secondaria). Possono essere eletti a consiglieri i ragazzi della quarta e quinta primaria e prima e seconda secondaria, e a sindaco solo chi va alle medie ma non in terza. Esattamente come per le elezioni degli adulti, nella scheda elettorale sarà indicato, a fianco del contrassegno, il nominativo del candidato alla carica di sindaco. Ciascun elettore avrà diritto di esprimere un voto di preferenza per due candidati alla carica di consigliere comunale compreso nella lista collegata alla carica di sindaco prescelto, rispettando la doppia preferenza di genere. È proclamato eletto sindaco il candidato alla carica che ha ottenuto il maggior numero di voti. In caso di parità fra due o più candidati si procederà a nuove elezioni nei 15 giorni successivi. La differenza rispetto al consiglio degli adulti è che in consiglio comunale dei ragazzi tutte le liste dovranno essere rappresentate, perché tutti coloro che si sono immersi in questa avventura dovranno avere la possibilità di partecipare. Ovviamente alla lista vincitrice verrà assegnata una percentuale più alta (come per gli adulti) pari al 60 per cento dei membri. Quindi in minoranza ci sarà almeno il candidato sindaco non eletto di tutte le liste presentate.
Il giorno successivo, o il primo giorno utile qualora vi siano festività, il presidente di seggio consegnerà alla segreteria del Comune i risultati dello scrutinio con l’intera lista e relativa preferenza. Il sindaco di Mede pubblica e proclama i vincitori entro 15 giorni dal risultato. Il primo consiglio comunale si terrà entro 10 giorni dalle elezioni. Qui verranno poi presentati il vice sindaco, nominato dal sindaco ed individuato nella persona del candidato non eletto della lista che ha avuto maggior numero di voti tra le minoranze, e la giunta delle ragazze e dei ragazzi, composta dal sindaco delle ragazze e dei ragazzi, dai due assessori e dal vice.
“Il primo consiglio dei ragazzi – è la cronistoria di Lucrezia Prestini (nella foto), consigliere comunale di maggioranza – era stato istituito nel 1998, con una modifica nel 2000. L’ultimo sindaco dei ragazzi dovrebbe aggirarsi proprio attorno a quegli anni, perché io ho fatto tempo a farne parte e sono nata nel 1994. Ricordo in carica Paolo Butta, ora sacerdote. Quindi erano circa 20 anni che non veniva più fatto, e di conseguenza modificato o integrato il regolamento. Noi come amministrazione ci siamo insediati nel 2021, a ottobre. Togliendo i primi mesi per ambientarmi, l’anno successivo ho iniziato subito con questo progetto di riprendere in mano il consiglio dei ragazzi (l’ho lasciato da consigliere piccolo in minoranza e l’ho ripreso da consigliere grande in maggioranza). Purtroppo ci abbiamo messo un pochino di tempo perché abbiamo dovuto aspettare tutta la parte burocratica della scuola. Tra l’approvazione del progetto, le insegnanti che dovevano capire come muoversi, le vacanze… tutto questo ci ha fatto arrivare a maggio 2023, quando il regolamento era pronto a luglio 2022. La modifica fatta adesso è stata un modo per venire incontro alle esigenze: questo consiglio dei ragazzi deve essere un mezzo per avvicinarli alla “politica” intesa come bene per la propria città, quindi deve essere semplice per tutti i soggetti coinvolti”. Nel settembre scorso, Lucrezia Prestini ha inoltrato il progetto alle scuole. I ragazzi hanno iniziato ad organizzarsi da febbraio. L’ultimo consiglio comunale di aprile ha approvato ulteriori modifiche, come la convocazione in orario scolastico. Era l’ultimo passaggio: poi Giorgio Guardamagna, il sindaco vero, ha convocato le elezioni.

Davide Maniaci