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MORTARA - Zona rossa o no, i bimbi della scuola primaria “Teresio Olivelli” potranno ritornare in presenza al 100 per cento. La chiusura imposta nel mese di marzo alle scuole del primo ciclo di istruzione aveva spiazzato tutti: da un giorno all’altro le famiglie con i bimbi più piccoli a carico si erano dovute organizzare per conciliare gli impegni di lavoro con la didattica a distanza a cui erano stati sottoposti i figli. Una situazione non facile, che finalmente terminerà dopo le vacanze di Pasqua. “Fino alla prima media, tutti gli alunni potranno riprendere la didattica in presenza dopo le vacanze di Pasqua. – afferma Piera Varese (nella foto), dirigente dell’Istituto comprensivo statale di Mortara, che comprende la scuola dell’infanzia, la primaria Teresio Olivelli, la primaria di Parona e la secondaria di primo grado Josti-Travelli – Non solo la didattica a distanza è molto difficile, soprattutto per i bambini più piccoli, ma quello che manca è l’esperienza concreta e la socializzazione. In questo mese abbiamo avuto modo di far venire in presenza soltanto gli alunni con bisogni educativi speciali insieme ai loro insegnanti, che dalla scuola erano in collegamento con i compagni di classe che seguivano a distanza”. Sulla scelta di chiudere le scuole del primo ciclo per quasi un mese, la dirigente dell’istituto mortarese nutre parecchie perplessità. “Considerando i pochi casi di isolamento riscontrati a marzo nel mio istituto – conclude Piera Varese – direi che la chiusura si sarebbe potuta tranquillamente evitare. Tuttavia, i dati regionali erano piuttosto preoccupanti, e chi ha deciso, sicuramente, ha tenuto in considerazione più che altro questo. La diffusione delle varianti del virus, in effetti, era il maggior problema”. Nella scelta del Governo di riaprire le porte delle scuole pesa, così ha detto il Ministro della famiglia, l’aumento delle vaccinazioni. Massimiliano Farrel