MORTARA - Sarà un vero e proprio V-day, ma Beppe Grillo non c'entra. Domani, domenica 28 marzo, oltre 700 persone sono attese in Borsa Merci per ricevere il richiamo (504 anziani) o la prima dose (circa 200) del vaccino. L'ufficialità di poter riunire in un'unica giornata la quasi totalità della popolazione over 80 mortarese è arrivata soltanto mercoledì, quando è stata assicurata la disponibilità di ulteriori 90 dosi del siero di Moderna. Queste, insieme alle 120 già in possesso della complessa macchina organizzatrice della campagna vaccinale mortarese, saranno destinate a 200 anziani che erano inizialmente rimasti esclusi dalle prime somministrazioni avvenute tra sabato 6 e domenica 7 marzo. Il motivo? Questi pazienti si erano registrati sul portale regionale prima che venissero ufficializzate le date mortaresi in Borsa Merci. Così il primo fine settimana di marzo aveva visto avvicendarsi in Borsa Merci "soltanto" 504 over 80, che sono stati vaccinati con la prima dose Pfizer. Queste persone domani, 28 marzo, riceveranno il richiamo a tre settimane esatte dalla prima somministrazione. Ad altri 200 anziani, invece, sarà inoculata la prima dose Moderna, per un totale di oltre 700 iniezioni da portare a termine in sole 9 ore, dalle 9 alle 18. Una sfida nella sfida per i numerosi volontari che si sono messi a disposizione della campagna vaccinale per gli over 80 a Mortara. A cominciare dal Comune, che ha promosso l'iniziativa, resa operativamente possibile dai medici di base e dagli infermieri che si sono offerti volontari per somministrare le vaccinazioni e dalla poderosa macchina organizzativa formata da Croce Rossa e associazioni di volontariato. I 504 over 80 del richiamo e i 200 della prima dose hanno già ricevuto la comunicazione con l'orario preciso in cui devono trovarsi in Borsa Merci, per evitare assembramenti e limitare al minimo i tempi di attesa. Tra il 6 e il 7 marzo tutto filò liscio, ma si trattava di 500 dosi spalmate in due giorni. Domani saranno 700 e in un giorno solo. Una sfida nella sfida, appunto.Riccardo Caren