MORTARA - Si vede la luce in fondo al tunnel? Forse sforzandosi si intravede un flebile lumicino, ma serve molto ottimismo. Il mondo del commercio fatica a rialzare la testa anche con il Governo Draghi. Edoardo Rossi (nella foto), presidente di Ascom Mortara, deve sforzarsi moltissimo per riuscire a vedere il bicchiere mezzo pieno. “Questo esecutivo – commenta Edo Rossi (nella foto) – presenta simmetrie con il Governo Conte che sono sotto gli occhi di tutti e al suo interno mantiene ancora scorie molto pesanti legate al Governo giallo-rosso”. Il giudizio del presidente Ascom è sferzante. Se non è una bocciatura, poco ci manca. Ma dall’Associazione commercianti arriva anche una ricetta per uscire dal pantano. Due punti ai quali aggrapparsi per rilanciare il sistema economico più vicino ai cittadini: spazio alla competenza e stop ai finanziamenti a pioggia. “La situazione generale potrebbe anche avviarsi verso un lento miglioramento, ma chiaramente tutto è collegato ai dati sanitari: non solo dobbiamo tenere conto dell’oscillazione dei contagi, ma abbiamo anche una campagna vaccinale che stenta a decollare. – aggiunge il presidente dei commercianti mortaresi – Servono interventi mirati, ora più che mai bisogna muoversi secondo logiche ben precise e non con finanziamenti a pioggia. Questo è stato presentato come il Governo dei migliori, ci sono le competenze? Bene, usiamole! Per analizzare la situazione posso prendere come riferimento quello che succede all’estero: sì, ci sono manifestazioni e magari proteste, ma hanno linee guida molto più chiare delle nostre soprattutto per quanto riguarda il commercio al dettaglio. Noi stiamo latitando”. E nemmeno le festività pasquali, ormai alle porte, sembrano poter risollevare più di tanto il mondo del commercio locale. Chiaramente sarà una Pasqua migliore rispetto allo scorso anno, ma non sarà certo paragonabile con la Pasqua del 2019. “Siamo costretti a lavorare con una economia di zona, basandoci sul comprensorio delle nostre realtà. – analizza Edo Rossi – Non possiamo prevedere un exploit, i consumatori ormai programmano la loro spesa nel breve termine. Al massimo adottano una programmazione settimanale. Il rischio è che il fine settimana di Pasqua si trasformerà in un fine settimana come tutti gli altri”.