MORTARA - Da zona degradata e dismessa ad area residenziale e di pregio. Così, nell’arco di pochi mesi, potrebbe cambiare il volto di corso Piave. Infatti la settimana scorsa l’assessore all’urbanistica Luigi Tarantola (nella foto) ha concluso la conferenza dei servizi per dare il via libera al piano integrato di intervento nell’area dell’ex market. Dove ora ci sono solo macerie e dove sempre più spesso vengono abbandonati abusivamente rifiuti di ogni genere, sorgerà un edificio residenziale di tre piani. “Dal punto di vista urbanistico l’area di via Piave – commenta l’assessore e vicesindaco Tarantola – costituiva una criticità da risolvere. Grazie a questo piano integrato di intervento nel corso del prossimo consiglio comunale, previsto ad aprile, potremo votare l’adozione del progetto che verrà presentato dalla ditta Vesoli. Il progetto di massima prevede un edificio costituito da uffici al piano terra e di circa 8 unità abitative di varia metratura ai piani superiori. Inoltre al piano terra è prevista un’area di accessori per gli appartamenti: dall’androne d’ingresso al locale per la raccolta dei rifiuti differenziati. Una scelta che eviterà ai condomini di lasciare i sacchi dell’immondizia sul marciapiede. La principale caratteristica resta però quella di eliminare una criticità che da troppo tempo deturpava una zona molto vicina al centro. Purtroppo in questi anni, a causa di diverse trattative tra privati non andate in porto, dopo la demolizione dell’ex market tutto si è fermato. E per due anni lo spettacolo non è stato gradevole. Però, finalmente, con la riqualificazione della zona miglioreremo l’aspetto esteriore, e anche la fruibilità della strada e del marciapiede attiguo. Un miglioramento generale della qualità della vita dei residenti. Tutto senza ulteriore consumo di suolo e rispettando il principio di recupero delle aree dismesse”. Le ruspe erano entrate in azione nell’aprile del 2019, quando i primi muri dell’ex market di corso Piave erano stati abbattuti. Sembrava il primo passo verso la riqualificazione imminente. Invece sui circa 900metri quadrati di corso Piave è rimasto per due anni solo una sorta di “buco nero”. Ancora peggiore è lo spettacolo offerto dal cratere che deturpa da anni via Avico, presso l’area Barbé. Lì, a pochi passi dal municipio, dopo la demolizione dell’edificio storico è rimasto solo un cumulo di macerie e un “buco” che si riempie di erbacce d’estate e di acqua putrida dopo poche gocce di pioggia. Non sarà questo il destino di via Piave. Nel 2011, l’amministrazione allora guidata dall’ex sindaco Robecchi, aveva deciso di cambiare la destinazione d’uso dell’area. Da commerciale passò a quello residenziale. L’edificio, gestito da un curatore fallimentare, era stato venduto dopo diversi tentativi all’asta dopo sette anni. Il suo valore era progressivamente sceso. Dalla prima valutazione iniziale di 210mila euro la base d’asta era scesa a 175mila euro. Nel luglio del 2018 a 131 mila euro. Che il 2021 sia l’anno della ricostruzione?Luca Degrand