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E’ stata bocciata la linea del “progetto al risparmio” portata avanti dall’assessore Marco Vecchio. Che alla fine ha dovuto cedere alle pressini dei colleghi di maggioranza e opposizione. Il progetto della nuova piazzola ecologica torna così alle origini. Completo di tutto. Compre i pannelli fotovoltaici della “discordia”. Quelli a cui Marco Vecchio avrebbe voluto rinunciare per risparmiare, ma che sono stati reintrodotti nell’ultima versione. Quella definitiva del progetto. Infatti non ci saranno più cambiamenti al disegno dell’opera che sorgerà in via Cassagalla. L’affidamento della sua realizzazione verrà votato in consiglio comunale martedì prossimo, 23 febbraio. AsMortara completerà l’infrastruttura, del valore di circa 400muila euro, e la gestirà per i prossimo 20 anni. L’operazione costerà invece al municipio una sorta di “canone” annuo di circa 95 mila euro per i prossimi 20 anni. Il progetto adotta delle soluzioni all’avanguardia pensate per massimo rispetto dell’ambiente e per garantire la miglior accessibilità e fruibilità da parte dell’utente. Tra le caratteristiche di spicco torna l’impianto fotovoltaico inizialmente “tagliato” per risparmiare. I pannelli posti sulla tettoia che copre i cassoni permetterà la produzione annua di energia pari all’elettricità consumata dal municipio. Il Comune di Mortara rientra nel novero dei soggetti che possono usufruire del cosiddetto “scambio sul posto”. Significa che l’energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico non consumata per il funzionamento della piazzola può essere immessa in rete per coprire i consumi elettrici del palazzo municipale. Ma non è tutto, infatti AsMia ha anche pensato ad un sistema per la raccolta e il recupero delle acque meteroriche e delle acque grigie. L’acqua sarà poi riutilizzata per l’irrigazione delle aree verdi e del prato che farà da cornice alla piazzola ecologica. Tra le aggiunte spicca anche il sistema di videosorveglianza per pizzicare al volo gli eventuali “furbetti del rudo” pronti ad interpretare in modo “fantasioso” lo smaltimento dei rifiuti”. Luca Degrand