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MORTARA - Quel gran pasticcio chiamato piazzola ecologica. Anche se dell’opera si parla dal 2014, l’indecisione regna sovrana. E le idee restano confuse, tanto che l’amministrazione ha dato mandato ad AsMortara di elaborare un’altra versione dell’opera.La terza nel giro di poche settimane. E proprio la revisione del disegno ha anche causato il rinvio del prossimo consiglio comunale che slitta così a marzo. Per quella data dovrà essere trovata la quadratura del cerchio. Eppure il progetto preliminare redatto da AsMortraa era stato protocollato nel luglio dello scorso anno. Poi nessuno aveva sollevato obiezione e quella bozza è diventato un progetto definitivo. Pare che solo a dicembre l’amministrazione abbia tirato fuori dal cassetto le carte. Per poi chiedere una seconda versione al risparmio. Così, poche settimane fa, e stata prodotta la seconda versione, senza pannelli fotovoltaico sopra la tettoria che ricopre i cassoni e con altri cambiamenti per abbassare i costi a carico dell’ente. Infine, dopo la riunione della commissione lavori pubblici di martedì 2 febbraio il nuovo contrordine. Serve un terzo progetto che lasci l’impianto fotovoltaico, ma che consenta di spendere mene. Nella prima stesura del progetto il Comune avrebbe dovuto pagare un canone di circa 92 mila euro all’anno per 20 anni. Un canone stabilito per coprire i costi di realizzazione e di gestione della piazzola. Abbassando i costi di realizzazione l’assessore ai lavori pubblici punta a ridurre il canone senza far infuriare i suoi stessi consiglieri di maggioranza che non hanno gradito il “taglio” dei pannelli. Luca Degrand