MORTARA - Il video satirico pubblicato sulla pagina Facebook di MiMoAl lo scorso 31 dicembre è diventato oggetto di scontro tra TreNord e l’associazione dei rappresentanti dei pendolari presieduta da Franco Aggio. Nel video originale di TreNord, una voce di sottofondo leggeva una letterina, come quella dei bambini a Babbo Natale, in cui dichiarava di provare tenerezza per la quantità di treni che portavano i pendolari al loro posto di lavoro con orari, tabelle e mascherine, anche nel momento della paura della pandemia, e di come rimanesse per i viaggiatori la sicurezza di questo rito. L’associazione MiMoAl ha caricato integralmente il video sui suoi canali social, aggiungendo però anche le tabelle ufficiali delle cancellazioni dei treni. TreNord non ha gradito le modifiche al video e le sovraimpressioni inserite dall’associazione pendolari, e ha immediatamente spedito una lettera di fuoco a MiMoAl. Le accuse sono essenzialmente due: violazione del diritto d’autore del materiale video e diffamazione nei confronti di TreNord. A questa seconda accusa segue la richiesta di un risarcimento pari a 10000 euro. L’associazione dei pendolari, dal canto suo, rivendica il diritto di critica e di satira, e auspica che si possa raggiungere una soluzione attraverso il dialogo. TreNord, invece, minaccia di perseguire vie legali. “In Italia la satira è sempre stata mal accettata – commenta Franco Aggio, presidente di MiMoAl – eppure la capacità di ridere di sé stessi aiuta a sdrammatizzare le difficoltà della vita. MiMoAl, dopo aver visto il video di Buone Feste di TreNord 2020 ha voluto ironizzare sulle parole che si sentivano in sottofondo. Abbiamo caricato questo video integralmente sulla nostra pagina Facebook, aggiungendo soltanto le tabelle ufficiali delle cancellazioni dei treni. In seguito alla nostra azione, abbiamo immediatamente ricevuto una lettera di “Intimazione e contestuale richiesta di risarcimento dei danni per diffamazione e violazione del diritto d’autore”. La richiesta di risarcimento ammonta a 10000 euro. L’associazione MiMoAl chiede ai suoi tesserati 5 euro di contributo. Come potremmo mai pagare tale somma? Noi non abbiamo mai voluto diffamare TreNord, solo ci sembrava alquanto improbabile che un pendolare potesse sentire verso TreNord la stessa ammirazione che ha verso Babbo Natale. Basta andare su YouTube e digitare “video pendolari lombardi” per sentirne di ogni colore. Abbiamo risposto in punta di diritto, e ora vorremmo mettere a conoscenza del pubblico la nostra buona fede ed il fastidio che TreNord prova nei confronti del sarcasmo”.Massimiliano Farrel