MORTARA - Test rapidi... ma consegna lenta! L’acquisto da parte del Comune di mille e 500 tampini nasali da regalare ai medici di base era stato annunciato lo scorso 7 dicembre. Ma ad oltre un mese da quella data i test sono ancora da distribuire. Eppure il materiale sanitario è stato consegnato al municipio di piazza Martiri della Libertà già alla fine di dicembre. E lì si trova ancora adesso. Stoccato, impacchettato e... inutilizzato da oltre 15 giorni. A bloccare tutto è stata l’autorità sanitaria che, prima di dare il via libera, vuole valutare la scheda tecnica del presidio sanitario. Una richiesta inoltrata ai medici di base. La verifica sarebbe più che legittima. Però queste stesse informazioni sono già state inoltrate tempo fa dallo stesso primo cittadino. “Dalla fine del 2020 – commenta Marco Facchinotti – siamo in possesso dei test nasali da consegnare ai medici di medicina generale, ma la burocrazia ha rallentato le operazioni di distribuzione. Prima ancora di effettuare l’acquisto dei test abbiamo inoltrato la scheda tecnica all’autorità sanitaria in modo da avere la certezza sulla conformità del presidio sanitario”. L’amministrazione ha investito 7mila e 500 euro per l’acquisto dei tamponi nasali. I Test potranno essere fatti dai medici direttamente in studio o a domicilio. Mentre moltissimi Comuni hanno già scelto il modello del drive-in per offrire test rapidi a pagamento alla cittadinanza, la giunta guidata da Marco Facchinotti ha imboccato una strada completamente diversa. “Negli ultimi mesi – spiega il sindaco Marco Facchinotti - ho visto molti colleghi che hanno aderito a campagne di screening offrendo un servizio a pagamento. Personalmente non ritengo giusto far pagare i cittadini, anche se si tratta di una cifra modesta, per avere un test Covid. Penso che sia più utile e corretto mettere a disposizione dei medici della città questi strumenti di diagnosi. Infatti è il medico di medicina generale la persona più adatta per individuare i soggetti che hanno necessità di un test rapido e gratuito. Loro conoscono le patologie pregressi e i le difficoltà dei mutuati. Il medico è la prima sentinella nella lotta al virus. Per questo sapranno gestire e utilizzare al meglio i test rapidi”.Luca Degrandi