Login / Abbonati

Il concorso nazionale di composizione intitolato al compianto Ezio Bosso va nelle mani di un lomellino. È il maestro Roberto Berzero (nella foto) uno dei tre trionfatori della kermesse indetta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – dipartimento per le politiche europee – e dal ministero dell’università e della ricerca. Gli altri due vincitori sono il fiorentino Filippo Landi e Federico Agnello, di Trento. Berzero, classe 1956, è langoschese, ma la comunicazione è stata data dal conservatorio Cantelli di Novara, del quale Berzero, direttore di coro, è stato allievo. Da alcuni anni insegna al conservatorio di Alessandria. Vive a Mortara, non lontano dall’Auditorium. Il concorso prevedeva la composizione di un brano sinfonico-vocale sulle parole “L’Europa è come un’orchestra, la musica non ha confini” pronunciate da Bosso al parlamento europeo. La manifestazione di proclamazione e premiazione è avvenuta in video-conferenza nella giornata di mercoledì 11 novembre, alle 11, dalla Camera. Il ministro delle politiche europee Vincenzo Amendola ha aperto la manifestazione con una sua apprezzata prolusione seguita poi dal non meno articolato intervento del ministro dell’università e della ricerca (MUR) Gaetano Manfredi. In seguito ha preso la parola Michele Dall’Ongaro, in veste di presidente della Commissione giudicatrice. La video conferenza si è conclusa intorno alle ore 11 e 40 con la promessa dell’esecuzione pubblica del lavoro, non appena sarà possibile, presso la prestigiosa sede dell’auditorium di Santa Cecilia a Roma, come da regolamento del bando, che prevede altresì un premio in denaro al vincitore. Intervistato in merito al suo lavoro il compositore premiato spiega innanzitutto trattarsi di una composizione “per soprano solista e grande orchestra” ispirata all’arcaico testo del Salve Regina da sempre fonte di ispirazione artistica.“Anelando ad una Europa più unita, come un’orchestra – afferma Berzero, fratello minore del sindaco di Breme Franco – mi sono ispirato soprattutto dal punto di vista melodico, all’arcaico testo del Salve Regina. Tale scelta mi è stata suggerita pensando all’origine della bandiera europea ispirata a sua volta all’immagine della Madonna come viene descritta nell’Apocalisse (12, 11-6): “Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una Donna vestita di sole con la luna sotto i suoi piedi e sul capo una corona di dodici stelle”. “In Salve Europa – prosegue Berzero – ho parafrasato il titolo come augurio (salus-salute) di poter vedere realizzate le intenzioni di Bosso. La sua frase (divenuta celebre) interpretata dal soprano solista nelle ventiquattro lingue dei Paesi dell’Unione Europea, è accompagnata dalla presenza dei relativi frammenti degli Inni nazionali. Questi ultimi spesso eseguiti dall’ottavino, sono distribuiti all’interno della composizione ad indicarci il percorso del viaggio musicale. La Musica senza confini viene da me realizzata da notevoli spostamenti ritmico-accentuativi che renderebbero superflue in talune parti le stanghette di battuta, ovvero i confini. Il culmine è alla fine della composizione, quando l’unione sonora realizzata da tutta l’orchestra, disegna in partitura e prepara, ciò che a brevissimo porterà a un assordante unisono, in fortissimo, a rappresentare il raggiante e grandioso fuoco d’artificio a suggellare l’auspicata unione”.Davide Maniac