MORTARA - Dalla manutenzione del verde “fai da te” alla protesta il passo è breve. Soprattutto ora che la misura è colma. La pazienza finita. E il sindaco Marco Facchinotti rischia grosso. Infatti gli abitanti delle frazioni orientali di Mortara sono sull’orlo della disperazione. Pronti a gesti clamorosi, compreso lo sciopero delle tasse comunali. Un “noi non paghiamo più!” che dovrebbe far drizzare le antenne anche al più pacato e navigato degli amministratori pubblici. Sarebbe una protesta senza precedenti. E, soprattutto, pare non essere una semplice minaccia. Anzi, l’ultimatum è già stato fissato: qualora le frazioni dovessero continuare ad essere trattate dall’amministrazione come “terra di nessuno” scatterà il “paga no”. Con tanto di raccolta firme a certificare il malcontento diffuso e unanime degli abitanti. Intanto, però, i residenti hanno anche dato prova di tutta la loro buona volontà. Infatti nel fine settimana appena trascorso alcuni di loro, armati di tagliaerbe, decespugliatori e sacchi per la raccolta del verde, si sono dati da fare per ripulire il ciglio della strada che attraversa e collega tutta la zona abitata. Una strada dalla viabilità al limite del praticabile a causa delle sterpaglie e delle piante infestanti che occupavano buona parte della carreggiata. Un disagio che ha anche causato piccoli incidenti. L’episodio che ha fatto traboccare il vaso è di qualche tempo fa. Due vetture che si erano incrociate sulla strada sono entrate in collisione con gli specchietti laterali. Pochi danni, ma evitabili se la sede stradale fosse stata interamente libera e non invasa dal verde privo di manutenzione. Così, pochi giorni dopo, è scattata l’operazione “fai da te”, condita da tanto olio di gomito. Eppure il tema di una maggiore attenzione nei confronti delle frazioni è stato uno degli argomenti caldi delle elezioni comunali di tre anni fa. “Ci aspettavamo decisamente di più – affermano i residenti-volontari – soprattutto dopo aver ascoltato le molte promesse fatte da questa amministrazione. Ormai il tempo della pazienza è agli sgoccioli, pretendiamo dei risultati. Siamo anche pronti a raccogliere delle firme da consegnare al sindaco e alla Provincia per testimoniare tutta la nostra delusione. Fino a questo momento abbiamo pagato regolarmente le tasse, senza però ricevere in cambio un adeguato servizio. Stiamo parlando della cura del verde, della raccolta dei rifiuti, del ritiro dell’olio da cucina usato e della realizzazione di opere indispensabili per la sicurezza come, ad esempio, la pensilina per l’attesa del bus. Se ci sarà un aumento della tassa rifiuti siamo pronti a rifiutarci di pagarla”. Una buona collaborazione è invece arrivata da parte dell’assessore Luigi Granelli che ha mantenuto la parola data sull’installazione dei dissuasori di velocità. “Non vogliamo – spiega il rappresentante delle frazioni - che l’amministrazione si prenda dei meriti per le poche cose che sono state realizzate. I lavori della rete fognaria erano da tempo programmati e sono stati fatti da AsMortara. Anche le recenti asfaltature, per le quali il municipio ha messo sul piatto 15mila euro, sono il frutto dell’interessamento della Provincia. Tutto questo non basta. Quello che vogliamo lo chiediamo da tempo, senza però ottenere risposte concrete”. A partire dalla pulizia, dal decoro e dalla manutenzione delle strade. Senza dimenticare la gestione del problema dei rifiuti.Luca Degrand