Domenica 8 gennaio il ricordo del Servo di Dio Nerino Cobianchi a 25 anni dalla morte
CILAVEGNA – Oggi, martedì 3 gennaio, ricorre il 25esimo anniversario della morte del Servo di Dio Nerino Cobianchi. Come ogni anno l’associazione Pianzola – Olivelli, fondata dallo stesso Cobianchi, lo ricorderà con una Santa Messa: la celebrazione liturgica si svolgerà domenica prossima, 8 gennaio alle 10 e 30, al santuario della Madonna della Bozzola e sarà presieduta dal vescovo monsignor Maurizio Gervasoni.
“La sua era una fede incarnata nel quotidiano, nella famiglia, nel lavoro, in parrocchia, nell’Associazione e in tante periferie esistenziali. – spiega monsignor Paolo Rizzi, postulatore della causa di beatificazione – Ci troviamo di fronte un credente convinto ed entusiasta dotato di una eccezionale sensibilità dal punto di vista spirituale, ma vissuta nella quotidianità; un uomo carismatico e dallo sguardo profetico, inserito in un preciso contesto ecclesiale, ma proiettato irresistibilmente ai vasti orizzonti della carità e della missione. Scorrendo la mole degli atti processuali, mi sto rendendo contro che egli ha attraversato la vita con fede e dice a noi oggi che è possibile per tutti credere in ciò che ci insegna il Vangelo, aderire alla testimonianza dei cristiani santi che ci hanno preceduto, vedere come il Vangelo anima e dà vita alle persone e alle comunità. La scelta che ha fatto di dedicarsi ai più bisognosi e fragili, dà il senso di un rispetto della vita, della preziosità della vita, di ogni vita e diventa un annuncio del mistero di Dio che è all’origine della nostra esistenza”.
Già da alcuni anni colpito da un tumore, Nerino accetta e vive la malattia con granitica fede, salda speranza cristiana e occasione di suprema offerta di sé, non cessando, per quanto possibile, di proseguire la sua attività in favore degli ultimi. Muore prematuramente il 3 gennaio 1998, a 52 anni, lasciando un’eredità preziosa a livello sociale, ecclesiale e spirituale. Nel corso della sua non lunga esistenza ha testimoniato che quando vivi alla scuola del Vangelo nulla è impossibile: per questo ha osato molto ed ha realizzato altrettanto nei sentieri della solidarietà. Ha seminato incessantemente il seme della bontà e della carità, facendo ciò che Gesù gli ha messo nel cuore.
La causa di beatificazione e canonizzazione, intrapresa dall’Associazione Pianzola - Olivelli e sostenuta convintamente da tanta gente non solo della diocesi di Vigevano ma di molte località italiane, si trova nella fase romana. È a buon punto la redazione della “Positio”, cioè l’insieme di tutte le prove raccolte e volte a dimostrare la santità di Nerino Cobianchi. Questo testo basilare, redatto dal Postulatore e da un collaboratore, comprende: il Sommario delle deposizioni processuali rese durante l’inchiesta diocesana, l’analisi sulle virtù teologali e cardinali esercitate dal Servo di Dio e la sua biografia documentata, costruita sulla base delle testimonianze raccolte e sulla documentazione di archivio.
“Nerino è ancora vivo grazie anche alle testimonianze dei suoi “ragazzi” di Cilavegna, dei colleghi di lavoro di Milano e dei collaboratori dell’Associazione Pianzola - Olivelli che portano avanti la sua memoria. – aggiunge monsignor Rizzi – Questo fedele laico, che speriamo di poter venerare come Beato della Chiesa vigevanese, è figura che affascina ancora oggi, perché profondamente umana e straordinariamente cristiana. Dietro alla sua grande opera di carità evangelica e alla sua incommensurabile donazione ai più bisognosi, che perdura ai nostri giorni, c’è un percorso di alta spiritualità e di totale adesione al Signore. In un tempo così travagliato e inquieto, in una Chiesa che vuole seguire il Signore mettendosi in cammino verso chi è disorientato e bisognoso dell’aiuto divino, l’esempio di amore a Dio e ai fratelli che Nerino ci ha lasciato, il suo forte spirito di preghiera e di docile abbandono a Dio, la disponibilità verso gli altri, il suo impegno totale per i più poveri, diventano per tutti una conferma viva della bontà, della possibilità e della necessità del Vangelo. I Santi sono per noi intercessori di grazie presso Dio, ma soprattutto modelli e maestri di vita per la Chiesa e il mondo di oggi”.
La “Positio” verrà poi messa a disposizione prima dei Teologi e poi dei Cardinali e Vescovi del Dicastero delle Cause dei Santi, che dovranno pronunciarsi sull’esercizio eroico delle virtù da parte di Nerino Cobianchi. Se l’esito di tale doppia valutazione sarà positivo, il Santo Padre lo dichiarerà Venerabile: il tempo per giungere a questa tappa significativa non sarà breve, ma neppure troppo lungo (viste le procedure più snelle adottate nel Dicastero) e soprattutto non è tempo perso. È tempo prezioso per incrementare la conoscenza del Servo di Dio, la diffusione della sua figura e del suo messaggio, affinché possa crescere la fama di santità.
La giornata di domenica prossima, 8 gennaio, si aprirà con un momento di preghiera, alle 9 e 30, sulla tomba del Servo di Dio al cimitero di Cilavegna e, dopo la Messa, alle 12 e 30 presso la casa di Nerino Cobianchi (a Cilavegna, in vicolo Manzoni 3) si svolgerà l’inaugurazione del Memoriale e si terrà un momento conviviale.