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Ha perso la pazienza. Andrea Olivelli, assessore ai Lavori pubblici e allo Sport, è un fiume in piena. Il palazzetto dello sport è un colabrodo: piove e il parquet, in alcuni punti, è praticamente da buttare. “Hanno distrutto il palazzetto – tuona Olivelli – e ora si può recuperare unicamente rispettando questi tre punti: dal tetto vanno rimossi i pannelli solari, dopodiché è necessario sistemare la guaina del tetto e, una volta bloccate le infiltrazioni d’acqua, bisognerà sistemare il parquet. E a fare queste operazioni dovrà essere chi ha creato tutto questo disastro”. Già ma chi è? Le infiltrazioni sarebbero causate dai pannelli solari posizionati sul tetto del palasport e quindi il colpevole sarebbe chi ha installato il fotovoltaico, vale a dire la società Tre Mortara. Ma questa società non esiste più, o meglio… ha cambiato nome: si chiama AsMia. Olivelli boccia senza troppi giri di parole la gestione degli impianti, affidati dalla giunta Facchinotti ad AsMortara. AsMortara ha preso in gestione, oltre al PalaGuglieri, anche il campo sportivo e le piscine… ma ora l’assessore Olivelli rivuole indietro le chiavi. “AsMortara deve retrocedere al Comune gli impianti che sta gestendo, ma deve farlo consegnando gli impianti perfettamente a posto. – aggiunge Andrea Olivelli – Il nuovo presidente di AsMortara, Fabio Farina, si è immediatamente dimostrato collaborativo e non solo retrocederà gli impianti al Comune, ma li riconsegnerà dopo aver sistemato le criticità che abbiamo evidenziato”. Emerge un ginepraio di società che in passato era “semplificato” dalla figura di Simone Ciaramella, presidente di AsMortara e presidente di AsMia. Oggi al timone della holding (AsMortara) c’è Fabio Farina, mentre Ciaramella resta presidente di AsMia. E’ evidente che il primo è espressione della giunta Gerosa, mentre Ciaramella era stato messo in sella dalla (ex) maggioranza leghista. Ma l’Olivelli furioso va oltre le eventuali beghe politiche e guarda all’interesse del Comune e soprattutto degli impianti di sua proprietà. “Dobbiamo uscire da questo contratto capestro: auspico che al massimo entro la fine di maggio ritorni al Comune la piscina ed entro fine giugno gli altri impianti. – prosegue senza troppi giri di parole – Pensiamo che su ogni lavoro che viene fatto negli impianti, AsMortara, società di proprietà del Comune, prende una percentuale di utile d’impresa facendola pagare proprio al suo padrone. Così non va”.  Per gli interventi sugli impianti AsMortara ha firmato un accordo quadro con la ditta Cefer della durata di dieci anni per un importo di 950mila euro. L’accordo quadro è uno strumento flessibile che, accorpando prestazioni di tipo omogeneo e ripetitivo, consente di definire le prestazioni ed i soggetti aggiudicatari che potranno essere oggetto di affidamento al ricorrere delle effettive necessità, senza alcun vincolo al raggiungimento dell’importo complessivamente stimato dell’accordo stesso. La ripetitività e l’omogeneità degli interventi appartengono a criteri evidentemente soggettivi: ad esempio la ristrutturazione del campo sportivo poco o nulla ha  a che vedere con l’illuminazione del palazzetto dello sport… che a sua volta ha poco a che spartire con l’illuminazione del campo sportivo. Ma Andrea Olivelli fa un passo indietro è punta l’indice contro la scelta, a suo dire completamente sbagliata, di installare pannelli fotovoltaici sul tetto del palazzetto. “Era il 2011 quando la società Tre Mortara decise di intraprendere la strada del fotovoltaico dopo aver abbandonato quella del teleriscaldamento. E facendo i conti della serva, quei pannelli avrebbero portato circa 180mila incassati dal Gse per la vendita dell’energia elettrica prodotta dai pannelli. Mentre qualcuno incassava, il Comune invece ha pagato! Prima di installare i pannelli sul tetto del palazzetto viene rifatta la guaina: un intervento costato alle casse pubbliche 25mila euro. Ma c’è dell’altro! Dal 2011 il Comune avrebbe dovuto incassare 3mila euro all’anno per l’affitto del tetto del palazzetto… ad oggi il municipio non ha ricevuto il becco di un quattrino! Poi, nel 2018, Tre Mortara è diventata AsMia e due anni più tardi il pasticcio è stato perfezionato con l’affidamento degli impianti sportivi ad AsMortara”.

Luca Degrandi