C’è gloria anche per le seconde linee: il libro di Vittoria Aicardi mette in luce i cadetti di Casa Savoia
Uscirà in autunno la monumentale opera, che supera le mille pagine, su “Casa Savoia. I rami cadetti di una Dinastia millenaria”. La ricerca è stata condotta dalla mortarese Vittoria Aicardi, dell’associazione culturale Musicorner. Ci è voluto più di un anno per raccogliere le informazioni, tra le numerose fonti consultate l’Archivio storico di Torino.
“Il mio compito – chiarisce la ricercatrice Vittoria Aicardi (nella foto) – e il ruolo di questo imponente volume non è quello di analizzare gli scontri o le battaglie, ma di raccontare minuziosamente le storie personali e le vite di tutti i personaggi che hanno fatto parte e fanno tuttora parte dei rami cadetti di Casa Savoia. Io sono sempre stata un’amante della storia delle dinastie, e gli alberi genealogici sono sempre stati il mio pallino. In questo libro si va anche ad analizzare come i legami famigliari e le acquisizioni per matrimoni siano sempre stati dettati da ragioni politiche”.
I rami cadetti fioriscono perché la casa madre non riesce a occuparsi direttamente della gestione di tutti i territori sotto il suo dominio. I rami cadetti mantengono i legami con la casa madre, viene loro concesso il doppio nome e l’autonomia di gestione del territorio, a patto dell’affiancamento alla casa madre nelle guerre.
“Il volume – continua Vittoria Aicardi – percorre la storia di tutti e sedici i rami cadetti di Casa Savoia da quelli più vecchi a quelli più nuovi in ordine di apparizione. Nel libro parlo degli uomini che hanno portato avanti le dinastie, ma anche delle loro mogli e di tutti quegli altri figli, da cui magari a loro volta nascevano ulteriori dinastie, mentre altri entravano nel mondo ecclesiastico”.
Oggi, il ramo principale di Casa Savoia è quello dei Savoia-Carignano, di cui fa parte il recentemente compianto Vittorio Emanuele. Storicamente, questo era un ramo cadetto, poi è diventato il ramo principale con l’estinzione del ramo principale precedente. Alcuni rami cadetti si sviluppano anche da figli illegittimi, non riconosciuti ma in qualche modo legittimati. Lo si evince dallo stemma del ramo cadetto, che presenta una banda nera trasversale se questo ha origine da figli ritenuti illegittimi. Alcuni esempi di rami cadetti originati da figli illegittimi sono i Savoia-Busca e i Savoia-Racconigi.
“Oggi esistono ancora alcuni rami cadetti – conclude la ricercatrice mortarese – tra questi il ramo Savoia-Aosta con Aimone di Savoia, e il ramo Savoia-Genova, destinato ad estinguersi in quanto l’unica ancora in vita, senza eredi, è Isabella di Savoia”.
Massimiliano Farrell