La Prefettura di Milano richiama i sindaci senza segretario comunale e glielo impone, ma c’è chi dice no
SANT’ANGELO – La Prefettura di Milano (e non di Pavia) tira pesantemente le orecchie ad alcuni sindaci lomellini. Il motivo? Non rispettano, a detta della prefettura meneghina, la normativa vigente in merito al segretario generale del Comune. Ma da Milano vanno ben oltre e assegnano d’ufficio un segretario ai Comuni inadempienti (a detta della Prefettura).
Il provvedimento è stato preso “al fine di garantire la correttezza e regolarità dell’azione amministrativa, di dover conferire, secondo criteri di omogeneità e di vicinanza territoriale, un incarico di reggenza a un segretario iscritto a questo Albo regionale della Lombardia che, in possesso delle conoscenze e competenze necessarie, saprà sicuramente fornire il supporto necessario all’Amministrazione comunale”. Sarebbero almeno quattro i municipi lomellini destinatari della missiva proveniente da Milano: Sant’Angelo, Confienza, Pieve del Cairo e Alagna.
“Al contempo, - questa la comunicazione prefettizia - resta di esclusiva facoltà e competenza del Sindaco avviare la procedura per la nomina del Segretario titolare, secondo quanto previsto dall’art. 99 del D. Lgs. n. 267/00 e dalla deliberazione del Consiglio Nazionale di Amministrazione n. 150 del 15 luglio 1999, anche avvalendosi dell’istituto del convenzionamento tra Enti per lo svolgimento in forma associata delle funzioni relative al servizio di segreteria”. Va da sé che i sindaci sono convinti di essersi mossi in punta di diritto, seppur nelle pieghe di una normativa che lascia spazi di manovra. Insomma, un autentico “slalom” politico-amministrativo che ha permesso ai sindaci di salvaguardare le casse pubbliche. Questi Comuni, infatti, hanno tutti un “vice segretario” nominato che nel bilancio comunale pesa decisamente meno rispetto ad un “segretario titolare” anche in convenzione con altri municipi. I vice segretari sono segretari comunali in pensione da almeno due anni che, secondo l’idea dei sindaci, possono legittimamente operare in assenza del segretario. “Molte rogne e un solo potere – taglia corto Matteo Grossi, sindaco di Sant’Angelo – Bene, ci hanno tolto pure quello”.
Ora i municipi sono impegnati nelle controdeduzioni del documento prefettizio: in primis partendo dal fatto che la nomina del segretario comunale (titolare o in convenzione) è di esclusiva competenza del sindaco. La lettera proveniente dalla Prefettura di Milano contiene passaggi particolarmente pesanti, soprattutto quando, di fatto, accusa i primi cittadini di non aver garantito la correttezza e la regolarità dell’azione amministrativa.