Europee: a Mortara volano Fratelli d'Italia e la Meloni
A Mortara Fratelli d'Italia guadagna un punto percentuale rispetto alle regionali dello scorso anno. Rispetto alle consultazioni per il rinnovo del consiglio regionale dello scorso anno, grazie anche all'ovvia assenza dei "cespugli", guadagnano anche Lega e Forza Italia. Il Carroccio marca un più tre e rotti per cento, la stessa percentuale di crescita degli azzurri. Il Pd aumenta di quattro punti. Il Movimento 5 Stelle, invece, guadagna un punto percentuale.
Il record di preferenze in città va alla presidente del consiglio: in 631 hanno scritto "Giorgia". Segue poi il leghista Ciocca con 300 preferenze tonde. Silvia Piani, ex leghista passata in Forza Italia, nonostante una campagna elettorale all'attacco (della giunta mortarese) si ferma a 157 preferenze. Quando era stata candidata alle regionali con la Lega nel 2018 aveva ottenuto 447 preferenze. Altri tempi, altro sostegno...
Elena Nai (97 preferenze) in FdI supera Carlo Fidanza e Mario Mantovani, fermi rispettivamente a 66 e 46 voti personali. In casa Lega il generalissimo Vannacci guadagna 246 preferenze, l'assessore regionale Elena Lucchini 70, Silvia Sardone si ferma a 63. Il leader di Forza Italia, Antonio Tajani, si ferma a 82 preferenze, mentre Letizia Moratti non va oltre le 39 preferenze.
Nel Pd spicca Maria Cecila Strada (133) seguita da Giorgio Gori (90). Il pavese Simone Verni (M5s) si ferma a 31 voti personali. Trenta voti a cranio anche per il tandem Renzi - Bonino (Stati Uniti d'Europa). Renzi vince il personale scontro con l'ex alleato Carlo Calenda (12).