Regione Lombardia afferma che il servizio ferroviario regionale è migliorato rispetto al 2018…e l’associazione Mimoal smentisce tutte le falsità di questa affermazione. I dati reali, secondo Franco Aggio e i soci Mimoal, mostrano che dal 2015 al 2018, nell’arco di quarantotto mesi, sono stati riconosciuti 460 bonus (il 24,1 per cento) a fronte di una produzione complessiva del quadriennio di quasi 177 milioni di treni per chilometri. Con una media di 9,5 bonus al mese e una media, nei quattro anni, di 11,5 bonus per direttrice. Sulla Milano-Mortara-Alessandria nello stesso periodo sono stati riconosciuti 13 bonus (il 27,08 per cento), e da questo dato emerge che la linea passante per Mortara ha fatto leggermente peggio rispetto alla media regionale. Dal 2019 a giugno 2022, nell’arco di 36 mesi, sono stati riconosciuti 472 bonus (il 29,1 per cento) a fronte di una produzione di circa 137 milioni di treni per chilometri. Con una media di tredici bonus al mese e una media di dodici bonus per direttrice, nei trentasei mesi. Sulla Milano-Mortara-Alessandria nel medesimo periodo sono stati riconosciuti 24 bonus (il 57,14 per cento), e da questo dato emerge che la linea passante per Mortara è andata peggio rispetto alla media regionale quasi doppiandola. “Qui, però – afferma Franco Aggio, presidente dell’associazione Mimoal – i treni nuovi non si sono ancora visti e le chiacchiere altrui valgono zero. Abbiamo diviso le analisi in questi due periodi perché coincidono esattamente con due diversi management di Trenord, e anche due diverse amministrazioni regionali, perlomeno nelle persone. Tra il 2015 e il 2018 l’amministratore delegato era Cinzia Farisè, che era stata allontanata perché le cose non andavano bene. Da fine 2018 è subentrato l’amministratore delegato Marco Piuri, ma le cose stanno andando ancora peggio dal punto di vista qualitativo”. Dal 2019 in poi a fronte di una produzione inferiore rispetto al quadriennio precedente sono stati riconosciuti bonus per il 5 per cento in più (29,1 per cento rispetto al 24,1 per cento del quadriennio 2015-2018). Dal 2020 ad oggi sono entrati in servizio 65 nuovi convogli che non sono riusciti a dare il cambio di passo necessario anche, secondo i rappresentanti della Mimoal., per la loro non ottimale collocazione sulle varie linee. “Sulla Milano - Mortara - Alessandria – prosegue Franco Aggio – questa regressione qualitativa è nettamente più evidente: i bonus sono passati dal 27 per cento del periodo 2015-2018 al 57 per cento dal 2019 a giugno 2022 a fronte di una produzione equiparabile. In conclusione, riconoscendo che il sistema ferroviario è composto da più soggetti e quindi le responsabilità sono varie, ma non in parti uguali, sarebbe più lungimirante a questo punto che da parte di Regione Lombardia e di Trenord si abbandonassero le dichiarazioni autoincensanti e la colpevolizzazione continua di altri attori e ci si concentrasse finalmente sulle problematiche non affrontate correttamente: per esempio se non si allocano i treni nuovi sulle linee dove servono veramente, come la Milano - Stradella, la Milano - Piacenza e la Milano-Mortara - Alessandria e altre ancora avranno sempre indici qualitativi insufficienti”. Tra l’altro, i dati ufficiali sono fermi al 2019, per il 2020 e il 2021 Regione Lombardia non ha ancora pubblicato il monitoraggio anche se i dati sono in suo possesso da tempo. L’unico indicatore pubblico che l’associazione ha potuto utilizzare per trarre queste conclusioni è l’indice di affidabilità del servizio da cui discende il bonus che dà diritto a uno sconto per gli abbonati. L’indice di affidabilità, tuttavia, non tiene conto di ritardi e soppressioni. Infatti, sono escluse le cause esterne e di forza maggiore, quali eventi climatici, interventi della Polfer, del soccorso sanitario, automobili contro passaggi a livello e purtroppo anche tragici suicidi, gli scioperi, e ritardi e cancellazioni dovute ai lavori programmati. Quindi l’indice di affidabilità reale è sicuramente peggiore di quello ufficiale come ben sanno i viaggiatori.Massimiliano Farrel
