Dal Vietnam a Mortara, passando per gli Stati Uniti e la Scozia, il talento di Chiara Falcone, ragazza di 22 anni originaria di Da Nang, ha attraversato mezzo mondo, ed è arrivato anche a Milano. Chiara ha vissuto fino a quando aveva 15 anni in Vietnam, poi ha trascorso due anni di studio negli Stati Uniti, frequenta l’università in Scozia, e adesso si trova in Italia. La ragazza, che sa cantare in tre lingue (inglese, italiano e vietnamita), al momento abita proprio qui a Mortara insieme al fratello Francesco, alla madre Tam Luu e al padre Enzo Falcone, fondatore e presidente dell’associazione Care The People, che si occupa di aiutare bambini e adulti in particolari situazioni di disagio in Vietnam. La passione di Chiara Falcone per il canto nacque già quando era molto piccola, dall’atmosfera che si respirava in casa quando i suoi genitori si mettevano ad ascoltare la musica. Si sviluppò molto rapidamente, poi, con un invito inaspettato che era arrivato da un suo compagno di scuola in Vietnam, che le chiese all’età di otto anni di partecipare per la prima volta a un concorso canoro. “Quando avevo otto anni – racconta Chiara Falcone – un mio amico di scuola in Vietnam mi chiese se volessi partecipare a un concorso canoro. Io non sapevo cantare all’epoca, e non avevo mai cantato prima di allora, ma decisi di accettare e di mettermi in gioco ugualmente. Inutile dire che quella prima esperienza non andò molto bene. Da quel momento in poi, però, ho voluto continuare ed è nata lì la mia passione per il canto”. La madre di Chiara, Tam Luu, è stata la sua prima maestra di canto, e le ha fatto imparare tantissime canzoni in lingua inglese e vietnamita. Successivamente, Chiara ha continuato a studiare canto in Vietnam con diversi maestri. La ragazza ha anche suonato il violino per quattro anni. “Ho smesso, poi, con il violino – rivela Chiara Falcone – perché volevo suonare uno strumento che mi permettesse allo stesso tempo anche di cantare. Ho scelto, dunque, la chitarra: ho seguito per due o tre mesi alcuni corsi per imparare a suonare lo strumento, e poi ho continuato studiando da autodidatta”. Dopo la prima esperienza del concorso canoro a otto anni, gli eventi a cui ha partecipato Chiara in Vietnam sono stati numerosi e decisamente più importanti. “Mi sono fatta un po’ conoscere in Vietnam – afferma Chiara Falcone – e ho partecipato a tanti concerti. Una delle esperienze più significative della mia carriera musicale è stato il concerto in occasione della marcia di Ho Chi Minh nel 2010, dove a ogni tappa ho cantato alcune canzoni per un evento di beneficenza. Il più grande concerto durante il quale mi sono esibita, davanti a un pubblico di 20.000 persone, è stato in occasione di uno spettacolo pirotecnico nel 2013 dove io cantavo per la squadra italiana. Nel 2016 ho partecipato anche al noto contest musicale televisivo The Voice Kids in Vietnam, e sono arrivata in classifica nella top 9. Tuttavia, i momenti più gratificanti sono stati sicuramente gli eventi che ho fatto presso la Casa del Sorriso con i ragazzi di Da Nang e insieme ai miei genitori. Nonostante la distanza che attualmente ci separa, sono rimasta in buoni rapporti con moltissime ragazze della Casa del Sorriso”. Dopo aver compiuto i 15 anni e dopo aver lasciato il Vietnam, Chiara ha sempre portato avanti la sua passione per la musica, e ha continuato a cantare anche negli Stati Uniti e in Scozia. Il suo repertorio spazia dal pop al jazz all’indie rock, e adesso, oltre alle cover degli artisti più noti, Chiara ha cominciato ad abbozzare alcuni testi originali in italiano con il suo amico mortarese Jean Pezzoli. Qui a Mortara è stata l’ANPI prima, e il Partito della Rifondazione Comunista poi, a cogliere il grande talento della ragazza e a portarla nelle piazze mortaresi per farla conoscere. “A Mortara – racconta Chiara Falcone – ho cantato, su invito dell’ANPI, all’iniziativa organizzata lo scorso 25 aprile, in occasione della Festa della Liberazione, e poi sono stata contattata nuovamente a maggio, questa volta dal Partito della Rifondazione Comunista, all’evento conclusivo della campagna elettorale del candidato sindaco Giuseppe Abbà. Dalla settimana scorsa ho cominciato a cantare per strada a Milano. Questa settimana canto in Piazza Duomo, mentre domenica scorsa ho cantato al Parco Sempione. Al Parco Sempione non c‘erano tantissime persone, ma come esperienza mi è piaciuta molto. Cantare mi dà sempre gioia”. La musica italiana, secondo la cantante di Da Nang, è molto diversa rispetto alla musica inglese, e presenta in realtà molte più affinità con la musica vietnamita. “La musica italiana – conclude Chiara Falcone – è più aperta nel modo di esprimersi e, rispetto alla musica inglese, si utilizzano molte più metafore, che risultano difficili da tradurre. I testi italiani sono più profondi, e le parole possono avere più significati, come nella musica vietnamita”.Massimiliano Farrel