“Acqua, acqua e ancora acqua”. Questo il monito e il suggerimento del nutrizionista Alessandro Mogni (nella foto) rivolto a tutti. “È importantissimo mantenere il nostro corpo idratato. Per aiutare a rendere più piacevole l’acqua possiamo berla fresca, mai ghiacciata per evitare i problemi che potrebbero incorrere; oppure possiamo creare dei blandi infusi personalizzati, non stimolanti, con limone, ad esempio. Su internet adesso vendono anche aromi per le borracce che rendono più facile e piacevole idratarsi di continuo. Ottimi ingredienti potrebbero comunque essere la menta, la malva o l’anice”. Bisogna anche prendere con le pinze gli integratori. Non sono miracolose panacee e anzi potrebbero rivelarsi uno specchio per le allodole. “Ci sono diversi integratori in commercio – spiega – che hanno differenti scopi in base alla loro funzione. Le esigenze di una persona possono essere differenti. Potrebbero essere composti di solo magnesio o di solo potassio; altri potrebbero contenere molti sali e poche necessarie vitamine. L’esigenza dell’integratore emerge quando lo stile di vita è estremo. Ad esempio, un atleta professionista che si allena tutta la settimana ha bisogno di integrare. Anche l’operaio che sposta mattoni e sacchi di cemento tutto il giorno sotto al sole potrebbe avere la necessità di assumere integratori. Se invece sono uno studente, un lavoratore d’ufficio che magari va due o tre volte a settimana in palestra non ho necessità di integrare. Non che se lo faccia sia dannoso, ma è uno sperpero di denaro inutile”. Se ci si sentisse stanchi o spossati bisognerebbe rivedere la maniera in cui ci si nutre. E le alte temperature di questi giorni aiutano la stanchezza fisica e bisogna accettarlo. Serve razionalità. Anche perché se non si mangia per il caldo non ha senso lamentarsi e ricercare la soluzione negli integratori. “Caffè, tè e gli altri stimolanti – prosegue – potrebbero tirare un po’ su e aiutare con la pressione visto che sono vasodilatatori. Ma in particolare nella stagione calda sono sconsigliati per via dell’effetto diuretico. Come pure gli alcolici. La birra fresca è sicuramente piacevole ed è lecito berla. Ma sicuramente non dopo la partita di calcetto o lavori sotto al sole. Con il sudore perdiamo molta acqua e molti elettroliti. Assumendo alcol ne perdiamo ancora di più causando più spossatezza e rischiando la disidratazione”. Per i bambini e i ragazzini, invece, piuttosto che il thè freddo zuccherato meglio una spremuta o un frullato. “Non sono il massimo – spiega Alessandro Mogni – ma sicuramente sono meglio che le bevande gassate o il tè freddo in bottiglia. Dico così perché frutta e verdura andrebbero consumati come ce li dà madre terra, nella loro integrità. Andando a tritare i vegetali perdiamo le fibre che sono importanti per diversi motivi. Inoltre, bisogna prestare attenzione all’ossidazione delle vitamine. Se lascio la spremuta d’arancia all’aria per un’ora, tutta la vitamina C sarà persa. Frullati con latte vaccino o bevande vegetali a base di soia, mandorla, riso o avena possono essere molto gustosi e male sicuramente non fanno”. Alessandro Mogni riporta infine interessanti osservazioni proprio sull’acqua. “Spesso ci si dimentica che la prima fonte di integrazione di sali minerali sia l’acqua. Non dobbiamo spaventarci se sui nostri padellini rimane del bianco sopra. La patina bianca è formata da quello che a noi serve. Non dobbiamo dunque spaventarci. I calcoli renali non sono causati da quella patina e nemmeno da acque ricche di residuo fisso. Solitamente io consiglio alle donne acque calciche, cioè con un contenuto di calcio superiore a 150 mg\l, che aiuta a prevenire l’osteoporosi, oppure a chi necessità magnesio, consiglio acque con alto contenuto dello stesso. Meglio bere questo tipo di acque prima che assumere integratori. In ogni caso l’acqua del rubinetto è sicura”. Sul sito di Pavia Acque, infatti, si trovano tutte le analisi delle acque dei vari comuni.Massimiliano Farrel