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GRAVELLONA - Denunciato il nonno-vandalo “armato” di vernice spray. Il settantacinquenne che ha imbrattato di vernice rossa l’opera dell’associazione Ri-Creando, era stato segnalato dai volontari ai carabinieri di Gravellona. Questi ultimi, a loro volta, dopo indagini rapidissime hanno denunciato in stato di libertà l’uomo (pensionato, incensurato) per il reato di deturpamento ed imbrattamento di cose altrui. I militari si sono avvalsi anche delle telecamere di sorveglianza comunali.Nell’associazione potevano aspettarsi di tutto, tranne che a boicottare il lavoro frutto di ore sotto il sole fosse un pensionato. Un volto noto in paese, e subito riconosciuto. Avrebbe agito secondo la ricostruzione dei carabinieri in almeno due occasioni distinte. La presidente di Ri-Creando Clelia Novella e una socia erano uscite in bicicletta sul percorso che dal paese porta al santuario della Madonna di San Zeno, verso Tornaco. Era giovedì sera, attorno alle 21. La ciclabile di via Liberali, a partire dal lunedì precedente, era divenuta “la tela” dell’associazione. Disegni cartooneschi e vecchi giochi per bambini dovevano creare nuovi spazi ricreativi per i giovani. Poi ecco la spiacevole sorpresa. Già nei precedenti giorni le socie avevano notato che le bande colorate che delimitavano le zone da verniciare erano state rovinate, avvolte attorno agli alberi. Poi l’avvistamento: una figura accovacciata a due passi dalla propria auto che guardava il lavoro fatto. Sguardi che si incrociano. Appena ha notato che le due donne si stavano avvicinando, è salito sulla vettura, tornando verso il centro del paese. Le socie sono state però in grado di riconoscerlo, prendendo anche il numero di targa. Tutt’altro che ragazzini. dietro ai gesti degli scorsi giorni: era un anziano che, come culmine della propria illegittima protesta, calcava a caratteri cubitali la domanda “E la serietà?” negli spazi vuoti accanto ai disegni prodotti. Nessun dubbio sul fatto che l’autore fosse proprio lui. La vernice si sarebbe asciugata subito, senza il caldo atroce. Ma quando Clelia Novella risollevava le dita dall’asfalto, avevano un colore rosso intenso. Vernice fresca, appena stesa. Fugato ogni dubbio, la rabbia è stata inevitabile. Loro non sono più ragazzine, e purtroppo nemmeno l’autore di questo gesto. Le ore passate chinate sotto al sole prostrano il fisico. E vedere una presa in giro di questo genere, alla fine di tanti sforzi con le migliori intenzioni, non poteva che irritare oltremodo. Quindi sono risalite in sella tentando di ritrovare il vandalo. “A quel punto - racconta Novella - volevo almeno capire perché lo avesse fatto. So che spesso frequenta un bar, quindi ci siamo dirette in quella direzione. Ma al semaforo che incrocia con via Circonvallazione ha girato dalla parte opposta, entrando in un altro. Abbiamo quindi subito riportato alla vigilessa Ornella Rigon quanto accaduto. A sua volta lo ha trasmesso al sindaco, e infine abbiamo denunciato ai carabinieri come associazione”. Si trattava di una provocazione, certo, ma con i modi meno decorosi, e contro vittime incolpevoli. Perché l’idea più verosimile, conoscendo il soggetto, è che la sua intenzione fosse di colpire l’amministrazione. “Mi ha vista crescere - continua Clelia Novella - e lo salutavo sempre col buongiorno. Forse pensava che il lavoro fosse stata opera del Comune. Insomma, ha agito senza nemmeno sapere”. Il denunciato, mai allineato con l’amministrazione, era solito (così riferisce Clelia Novella) scrivere lettere di aperta polemica ai giornali locali. L’ultima sua battaglia riguardava la Festa dell’Arte. Adesso il suo nome è sul tavolo della Procura della Repubblica presso il tribunale di Pavia.Gabriele Toc