MORTARA – Dà di matto in stazione: prima picchia il capotreno e il macchinista e poi aggredisce i carabinieri. E’ successo nella tarda serata di domenica scorsa, 19 giugno, quando un 30enne rumeno ha scatenato il caos sulla banchina ferroviaria. Dieci giorni di fuoco per Mortara, aperti dall’accoltellamento sotto i portici dell’Edra nel pomeriggio del 10 giugno, proseguiti con la rissa notturna in piazza Silvabella tra sabato 11 e domenica 12 e conclusi con il far west in stazione scatenato dal rumeno.L’uomo, evidentemente sbronzo, per motivi banali attacca briga con il personale di Trenord. Prima prende a mal parole il macchinista e il capotreno, poi decide di trasformare l’aggressione da verbale a fisica: dalle parole, l’uomo, è passato agli schiaffi. Così i due lavoratori sono stati costretti a chiamare i carabinieri e ad asserragliarsi nella cabina di testa del convoglio ferroviario che sarebbe dovuto partire alle 22 e 33. Ma la corsa è poi stata soppressa.Mentre i due aspettavano l’arrivo dei militari dell’Arma, il rumeno aveva dato il via ad un vero e proprio assedio prendendo a calci e pugni la porta del treno per entrare dove il macchinista e il capo treno avevano trovato momentaneamente riparo. All’arrivo dei carabinieri il 30enne rumeno non placava la sua ira funesta e si scagliava anche contro i militari sferrando calci senza colpire i carabinieri che, grazie allo spray urticante, lo mettevano fuori combattimento riportando l’ordine in stazione. L’uomo, un operaio 30enne residente in città, è stato arrestato per resistenza e violenza nei confronti dei pubblici ufficiali e denunciato per interruzione di pubblici serv