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VIGEVANO - Beccato con le mani nelle... merendine. Nella tarda serata di ieri, giovedì 16 febbraio, i militari dell'Arma della Compagnia ducale hanno fatto scattare le manette ai polsi di C.F., 37enne italiano e pluripregiudicato. L'arresto in flagranza di reato è scattato alle 23 e 30: l'uomo aveva messo a segno un colpo alla scuola Besozzi poco meno di un'ora prima.

L'uomo, alle 23 circa, veniva controllato da una pattuglia mentre transitava in biciletta lungo via Castellana, proveniente da viale Dei Mille. Qualcosa, secondo i militari, non tornava: la sua presenza in quella zona è subito sembrata sospetta. A questo punto scattava la perquisizione: il 37enne veniva trovato in possesso di vari arnesi da scasso tronchese, piede di porco e cacciaviti di grosse dimensioni), monete di vario taglio per un importo pari ad euro 35,40 e 0,3 grammi di cocaina.

Mentre avveniva la perquisizione, ai carabinieri arrivava la segnalazione dalla centrale operativa che alle 22 e 40 era stata segnalata un'intrusione alla Besozzi. Il controllo lampo permetteva ai militari di capire che il ladro si era introdotto dalla porta di emergenza lato viale dei Mille forzandola: una volta all'interno dell'edificio, il malvivente aveva forzato e danneggiato uno dei distributori automatici installati al piano terra. Uno più uno fa due: agli arnesi da scasso e la refurtiva venivano posti sotto sequestro, così come la cocaina. 

Il 37enne era già stato arrestato per reati simili. Tra il 21 marzo e il 31 maggio dello scorso anno aveva messo a segno tre colpi: era stato sorpreso, assieme alla compagna, mentre forzava distributori automatici di alimenti e bevande in corso Genova, poi era stato pizzicato a scassinare i distributori automatici dell'istituto scolastico Casale (rubando 250 euro in monetine), quindi aveva messo nel mirino i distributori del plesso scolastico Anna Botto. Il 13 settembre scorso, il 37enne è stato trovato a vagare in città e veniva denunciato per inosservanza del divieto di dimora nel comune di Vigevano.

Ora si trova domiciliato presso l'abitazione della madre in attesa di essere giudicato per direttissima.