LOMELLO – Mascherine anestetizzate per intontire le vittime, in modo da rapinarle in tutta calma. E’ l’ultima strategia della truffa andata in scena la scorsa settimana a Lomello. Sarebbero due gli anziani vittima di questa nuova e attuale strategia messa in atto dai delinquenti che si spacciano per funzionari di Ats. A dare l’allarme è stato il sindaco Silvia Ruggia (nel frame del video) che giovedì scorso, 18 novembre, ha pubblicato sulla pagina Facebook del Comune l’invito alla popolazione: attenzione ai truffatori. “Attenzione – questo il testo del messaggio - Mi segnalano che nella nostra zona si possono incontrare persone distinte che, spacciandosi per inviati di Ats, invitano a provare mascherine. Le mascherine contengono sostanze che anestetizzano. Perciò non cadete in trappola. - prosegue - Prestate anche attenzione alle vostre auto parcheggiate in strada nelle ore notturne. Sono ripresi i furti all’interno delle auto”.Lomello sarebbe dunque nel mirino di un’ondata di criminalità. E come spesso succede, nel mirino finiscono gli anziani. La tecnica dei malviventi è molto semplice: bussano alla porta delle persone anziane e si qualificano come personale in servizio per Ats, Agenzia di tutela della salute. Quindi forniscono al malcapitato una o più mascherine imbevute di una sostanza anestetizzante e, una volta che l’ignara vittima è sufficientemente “drogata”, procedono a rubare il portafoglio e altri oggetti preziosi che riescono a trovare per casa. Il caso delle nuove rapine con le mascherine “drogate” è finito anche sulla rete ammiraglia della Rai. Lunedì scorso, 22 novembre, la trasmissione “La vita in diretta” ha mostrato le immagini del paese al centro di questa nuova ondata di criminalità.“Queste persone si presentano ben vestite offrendo mascherine imbevute di sostanze narcotizzanti e le vittime venivano poi invitate a consegnare soldi e preziosi. – così il sindaco Ruggia ai microfoni Rai – Ho pensato di condividere l’allarme su Facebook per allertare i figli e i nipoti dei più anziani”. Sarebbero due le vittime della truffa che si sono rivolte alla Polizia locale, ma altri non avrebbero ancora sporto denun