Login / Abbonati

Nove arresti, oltre al sequestro di oltre 100 piante di marijuana di diverse varietà, 113 semi di canapa indiana, oltre 2 kg di marijuana già essiccata, 25 grammi di hashish, 20 grammi di cocaina, 6 flaconi di metadone, oltre 12.000 euro in contanti e due pistole con munizioni, quattro coltelli a serramanico e, in ultimo, anche un lampeggiante di quelli in uso alle forze di polizia. E’ questo il bilancio dell’operazione della Guardia di Finanza di Pavia che si è svolta lo scorso 15 aprile. Le Fiamme Gialle, nell’ambito delle indagini dirette dal sostituto procuratore Andrea Zanoncelli e coordinate dal procuratore aggiunto Mario Venditti, hanno dato il via alla loro operazione eseguendo, in tutta la provincia, numerose perquisizioni domiciliari nei confronti di soggetti appartenenti ad un’organizzazione criminale dedita alla produzione e spaccio di sostanze stupefacenti, operante sull’asse Zinasco – Pavia. Le indagini sono state avviate a seguito di un sequestro di marijuana eseguito dai militari della Compagnia di Pavia durante un controllo di routine nei confronti di un cittadino pavese, A. B., tratto in arresto perché portava con sé, oltre alla droga anche due pistole clandestine. Le ulteriori attività, svolte essenzialmente attraverso servizi di pedinamento e controllo, hanno permesso di sgominare un’organizzazione criminale armata che ha nei suoi vertici un cittadino napoletano, C. S., con precedenti specifici ed un altro di origini rumene, S. S., quali principali produttori e fornitori della droga che veniva venduta, insieme alle armi, nel territorio della provincia di Pavia. I due, anch’essi arrestati, sono stati trovati, in flagranza di reato, in possesso di una serra “indoor” clandestina per la coltivazione di canapa indiana a Borgo San Siro e gestita con l’ausilio di un terzo soggetto. Il rumeno inoltre, con l’ausilio di un complice, L.M. anche lui arrestato, attraverso la lavorazione chimica della cocaina e della mannite, produceva crack presso il suo domicilio a Zinasco, per poi rivenderlo nelle varie piazze di spaccio della provincia. Sono state inoltre rinvenute altre tre piantagioni, sempre al coperto: una a Cava Manara, nel pieno centro cittadino, gestita da M. C., una a Zinasco gestita da G.M.F. e l’ultima a Pieve Albignola gestita da A.R.B.M.. Tutti quanti sono stati tratti in arresto dai militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Pavia. In manette anche un cittadino egiziano finito nella rete delle Fiamme Gialle. Perquisite nel blitz anche altre persone indagate nel procedimento penale perché dedite allo spaccio di droga e al soldo dell’organizzazione criminale. Nello specifico queste si occupavano della custodia dello stupefacente, spesso presso abitazioni di soggetti insospettabili ed incensurati, e della successiva rivendita, nonché della riscossione dei relativi proventi illeciti che poi consegnavano ai vertici dell’organizzazione. Le indagini hanno evidenziato come le cessioni di stupefacente ai consumatori finali avvenissero principalmente in modo “itinerante”, cioè previo contatto telefonico da parte degli acquirenti al loro pusher di riferimento mediante l’utilizzo di linguaggio “criptico”, nonché mediante l’uso di auto a noleggio o riconducibili a terze persone per non essere scoperti. Le operazioni, svolte al termine di una complessa attività investigativa che ha consentito di trarre in arresto in flagranza di reato ben 9 persone con precedenti penali specifici, ha portato al sequestro di armi da fuoco e proiettili, coltelli a serramanico, cocaina, hashish, marijuana e metadone e quattro piantagioni di canapa indiana in cui venivano coltivate oltre 100 piante, per lo più pronte per la produzione di droga. L’operazione della Guardia di Finanza si colloca in un più ampio dispositivo di controllo economico del territorio, nell’ambito del quale viene garantita un’attenzione particolare ai fenomeni della produzione e commercializzazione di sostanze stupefacenti e psicotrope sul territorio lombardo a tutela della legalità ed al contrasto dei traffici illeci