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MORTARA - La notizia è passata di bocca in bocca nella mattinata di oggi, sabato 8 giugno. Si è spento Paolo Amisano. Classe 1952, è stato una colonna di Ascom e del Comitato sagra, oltre che del Palio. Dal 1970 ha fatto parte del complesso ingranaggio che regge la manifestazione più importante della Lomellina. Prima al bar Roma, dove è nata la Contrada San Cassiano: qui Amisano resta fino al 1975 (e in sei edizioni San Cassiano vince il Palio cinque volte) e poi parte per la leva militare. 
Al suo ritorno viene promosso sul campo e passa nella cabina di regia di Palio e corteo storico e, a ruota, gli arriva sul groppone anche l’organizzazione della mostra provinciale del palmipede. Dal 1985 è ufficialmente il “direttore generale” della manifestazione, il deus ex machina che opera lontano dai riflettori. Fino al gennaio 2020, quando decide di fare un passo di lato. Paolo Amisano ha saputo vestire sia i panni dell’organizzatore, sia quelli del mediatore, sempre accanto al "presidentissimo" Battista Corsico.  Accanto, ma mai nella sua ombra perché Corsico-Amisano è stato un tandem collaudato e affiatato.

il giovane Amisano era stato "ingaggiato" nel mondo Ascom da un altro grande del commercio mortarese, Egidio Panza. Proprio Panza lo ha chiamato in associazione e poi gli ha passato il ruolo di segretario. Al ruolo di segretario Ascom, negli anni, ha affiancato quello di segretario del Comitato sagra (costituito nel 1992). Le due entità erano così unite nelle persone di presidente (Corsico) e segretario (Amisano). 

Negli ultimi anni, mentre faceva i conti con una salute che non gli ha risparmiato brutti scherzi, Paolo Amisano ha seguito comunque da vicino la "sua" manifestazione. Ma pur sempre lontano dalla ribalta, come era nel suo stile. Paolo Amisano lascia la moglie Claudia e i figli Roberto e Lorenzo.