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VIGEVANO – La scorsa settimana la Guardia di finanza di Pavia, in seguito ad indagini coordinate dalla Procura della Repubblica, ha eseguito un sequestro preventivo di beni e disponibilità finanziarie per oltre 2 milioni di euro sulla base di un decreto emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Pavia, nei confronti di due società di Vigevano e Milano e dei loro responsabili, operanti nel settore del commercio di prodotti elettronici. L’indagine ha interessato il sistema delle “frodi carosello” all’Iva (imposta sul valore aggiunto), che ha messo in luce un articolato meccanismo di truffa attuato attraverso l’emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. Questo meccanismo illecito avrebbe permesso di sottrarre all’Erario imposte per oltre 2 milioni di euro, e di disporre di prodotti a prezzi altamente concorrenziali, rivenduti tramite piattaforme di commercio elettronico. Le somme sottratte al fisco sono state in parte utilizzate per l’acquisto di 18 unità immobiliari situate nelle province di Pavia e Milano, intestate a una società creata ad hoc riconducibile ai soggetti indagati. Sono stati sottoposti a sequestro immobili e conti correnti bancari, nonché orologi di pregio e denaro contante rinvenuti nel corso delle perquisizioni domiciliari.