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CASTELLO D’AGOGNA - La rotonda s’ha da fare. E anche in tempi rapidi. William Grivel, sindaco di Castello d’Agogna, non molla la presa dopo il ricorso presentato da Iru Società Agricola. Il ricorso al Tar della società ha fatto infatti slittare il cantiere che avrebbe dovuto partire proprio in questi giorni per realizzare la rotatoria sulla 494 che da Castello d’Agogna porta a Zeme o a Cozzo con la 596. “Quell’opera è fondamentale per il nostro territorio. - commenta il sindaco William Grivel (nella foto) - Se una giornata si conclude senza incidenti è solo grazie alla prudenza degli automobilisti, ma nonostante questo negli ultimi anni abbiamo registrato diversi incidenti. La rotonda, inoltre, porta i mezzi in transito a rallentare mettendo così in sicurezza un tratto di strada dove si sono registrati anche incidenti mortali”. Ma quando stava per essere scritta la parola “fine” su quell’incrocio è arrivato il ricorso della società proprietaria dei terreni che dovrebbero venire espropriati per la realizzazione del progetto. Proprio sulle nostre pagine, la proprietà lamentava il fatto di non essere stata coinvolta “coi modi e i tempi giusti”. Inoltre Iru punterebbe l’indice su quella strada abbandonata ai lati della 494, già oggetto di tanti abbandoni abusivi di rifiuti. Sempre sulle nostre pagine, la proprietà giustificava la sua azione spiegando come il ricorso non fosse dettato da ragioni economiche: “Si parla di un esproprio di 1.200 metri quadri, non di spazi infiniti. Noi non siamo contrari alla rotonda: semplicemente non troviamo giusto che, nonostante di quest’opera si parli da anni, non ci sia stato sottoposto per tempo un progetto definitivo”. Sembrerebbe però che Iru abbia quantificato il valore dell’esproprio, a norma di legge, in circa 70mila euro comprendendo anche le aree che non potranno più essere utilizzate dal punto di vista agricolo. Ora si attendono le controdeduzioni della Provincia. E soprattutto una soluzione che salvi capra e cavoli (e rotond