Potrebbe sembrare la panoramica Zegna, invece è “solamente” via Nazario Sauro. “Dalla strada che passa accanto all’ex magazzino comunale – denuncia Gianbattista Cavigiolo, residente della zona – non si passa più. Sul marciapiede, in pratica, non è possibile transitare se si è più alti di un metro e 60. La vergogna di questa foresta spontanea che invade il centro continua!”. Uno sfogo duro, ma comprensibile. Anche perché l’area attorno all’ex magazzino comunale sembra essere diventata terra di nessuno. Tra gli episodi più gravi resta quello del crollo di un pezzo di muro sul marciapiede. Era il dicembre scorso. In attesa che l’ennesima sentenza stabilisca la responsabilità sulla manutenzione dell’area, il cerino resta nelle mani dell’amministrazione comunale. Infatti quello dell’ex magazzino comunale resta un “caso” irrisolto che affonda le radici nel lontano 2010. In quell’anno la proprietà pubblica fu alienata. Successivamente, nel 2014, è iniziata la causa legale. Il neo proprietario dell’immobile di via Sauro, solo dopo aver iniziato i lavori per la costruzione di un nuovo stabile, si rese conto che nel sottosuolo c’era un manufatto. Si trattava della vecchia fossa civica. Un particolare non da poco e non segnalato nel contratto di acquisto. Ma soprattutto un impedimento per la realizzazione del complesso residenziale in progetto. Da allora tutto è fermo, tranne i resti del muro semi demolito e la foresta spontanea in continua espansione. Tanto da invadere anche il marciapiede. Nel frattempo la giustizia sta facendo il suo corso. Dopo le prime due sentenza avverse all’ente pubblico, ora il Comune aspetta la sentenza di terzo grado. Quella definitiva. In caso di condanna definitiva per l’ente pubblico dovrà risarcire l’acquirente e tornerà in pieno possesso dell’area.Luca Degrand