Gli abiti dei principali personaggi del palio mortarese sono stati confezionati da Ginetta Burei, sarta esperta nella realizzazione di abiti storici. Claudia Montanari e Daniela Ruzza hanno affiancato la Burei nella realizzazione degli abiti. Per l’abito di Beatrice d’Este ci è stato di ispirazione il ritratto di Barbara Pallavicino di Alessandro Araldi. La duchessa indossa una collana di perle con pendete in oro con un grosso rubino e smeraldo e alla fine una grossa perla a forma di goccia. Spicca poi l’elaborata acconciatura con il “coazzone” e la ricchezza dei gioielli, tra cui numerose perle, come quella a goccia, sull’orecchio finale di un grosso pendente in oro con rubino e smeraldo. Tipico della corte milanese è il nastro sulla fronte, la cosiddetta lenza anche questa con piccoli smeraldi incastonati in quadrati d’oro, come anche la ricchezza dell’abito, con la manica estraibile e decorata da intarsi e ricami di perfetta fattura. Per l’abito di Ludovico il Moro invece l’ispirazione è avvenuta grazie a diversi dipinti dell’epoca. Il farsetto è in seta nera con lacci di seta rossa e la giornea è in un prezioso damasco d’oro con disegni dl melograno tipici del periodo e bordura in pelo nero. Le maniche sono attaccate ma lasciate libere