Un altro passo verso la normalità, alla vita com’era prima della pandemia. Infatti ad ottobre riapriranno le porte del centro anziani. Il punto di aggregazione di palazzo Cambieri, chiuso da oltre un anno a causa della diffusione del virus, tornerà ad essere accessibile nel rispetto delle regole anti contagio.“Se il quadro sanitario nazionale e regionale non registrerà dei peggioramenti – spiega l’assessore ai servizi sociali Paola Baldin – ad ottobre riapriremo il centro anziani. Sarà accessibile al pomeriggio solo da persone dotate di green pass. All’interno della struttura sarà sempre necessario indossare la mascherina. Sono prescrizioni necessarie per consentire un ritorno alla normalità e alla vita sociale. Ma per farlo nel modo più sicuro possibile è necessario adottare comportamenti responsabili. Anche il Comune farà ovviamente la sua parte. Le stanze e gli arredi verranno sanificati ogni giorno prima dell’apertura del centro, esattamente come avviene presso gli altri edifici aperti al pubblico. Con l’avvicinarsi della brutta stagione e l’arrivo dell’autunno credo che sia importante offrire agli anziani un punto di ritrovo e aggregazione. Purtroppo il distanziamento sociale ha aggiunto ulteriore disagio ad una fascia di popolazione che molte volte deve fare i conti con la solitudine. Gli ultimi due anni, con la diffusione del Coronavirus, sono stati terribili per le persone della terza età. Sono indubbiamente la fascia di popolazione più duramente colpita dalle sofferenze fisiche, ma anche psicologiche, della pandemia”.Per ottenere il badge, la tessera magnetica che permette l’accesso alla struttura, basta recarsi presso gli uffici della Polizia locale per effettuare la registrazione e ottenere il lasciapassare. All’interno dei locali di palazzo Cambieri ci sono sale dedicate al gioco delle carte e della tombola, ai lavori manuali, un’area relax, una zona computer. “Il tema della solitudine può sembrare in questo momento di secondo ordine rispetto all’emergenza sanitaria – continua l’assessore ai servizi sociali - in realtà non lo è. Sono necessarie iniziative mirate come, ad esempio, quella che ho intenzione di organizzare per l’8 dicembre. In quella data torneremo ad organizzare la cena presso la sala polifunzionale di San Pio X. Un appuntamento che nel 2020 siamo stati costretti ad annullare a causa della pandemia”. Luca Degrand