Come far convivere aggregazione e condivisione con contingentamento e distanziamento sociale? Praticamente impossibile. Per questo il mondo del Palio è costretto a dolorose rinunce: niente corteo storico e gioco dell’oca contingentato, praticamente a porte chiuse. E il rammarico delle contrade viene espresso per bocca di Alessandra Bonato, presidente del Magistrato delle contrade e numero uno della Contrada le Braide. “C’è poco da dire, è un anno difficile. – così Alessandra Bonato (nella foto accanto al martito Gerry Tarantola) – Palio e corteo, ma soprattutto il dietro le quinte di tutto questo, rappresentano un momento di aggregazione per tutte le contrade. Abbiamo scelto, anche a malincuore, di fare comunque qualcosa per la città, per le nostre contrade”. Il primo appuntamento in calendario è fissato per sabato 18 alle 21 e 15 in auditorium, e in diretta in piazza Monsignor Dughera con un maxischermo, quando si svolgerà la serata celebrativa dei 50 anni dal primo corteo storico e dal primo palio. Nella mattinata di domenica 19, alle 11 in San Lorenzo, si svolgerà la Messa con benedizione del palio. In coda verrà benedetta una pala lignea che raffigura la Madonna in trono con il Bambino accanto ai santi Lorenzo e Cassiano, opera dell’artista mortarese Sandro Pavesi, donata dalla Contrada San Cassiano alla chiesa di Santa Veneranda. Al termine della Messa, la pala sarà trasferita in processione nella chiesa di Santa Veneranda e sarà esposta ai fedeli. L’iniziativa è stata organizzata dalla Contrada San Cassiano per celebrare il proprio 50esimo.Le contrade torneranno poi ad essere protagoniste nella giornata di domenica 26 con la disputa del palio: in piazza Vittorio Emanuele troveranno spazio soltanto 25 persone per contrada. Forse ci sarà spazio anche per il pubblico. Forse. Il Magistrato sta provando ad allestire anche una tribuna per ospitare circa 150 spettatori, è una corsa contro il tempo che si concluderà soltanto nei prossimi giorni. “Cerchiamo di fare un grande sforzo per poter ospitare in piazza anche il pubblico, anche se in numero ridotto rispetto al passato. – aggiunge Alessandra Bonato – Troviamo che sia giusto ripartire con il nostro palio, anche facendo qualche importante rinuncia. I contradaioli avevano voglia di tornare a competere con le avversarie”