Login / Abbonati

Per mesi quello che unisce piazza Trento a piazza Trieste è stato il ponticello della discordia. Al centro della lite tra maggioranza e opposizione e tra Amministrazioni e operatori del mercato. Una storia passata. Sotto quel ponte ne è passata tanta di acqua. Ed ora il “ponticello” potrebbe diventare un simbolo di pace. La proposta arriva dall’associazione la “Mortara che vorrei”: intitolare un luogo pubblico di Mortara, magari proprio il ponte di piazza Trento, a Gino Strada, il fondatore di Emergency scomparso pochi giorni fa. Questa è l’idea che la “Mortara che vorrei” ha rivolto al sindaco e all’amministrazione comunale. “La morte del fondatore di Emergency - spiega Luana Ghirello, presidente dell’associazione - ha colpito profondamente i cittadini mortaresi e in generale l’opinione pubblica e tutto il mondo del volontariato. L’associazione umanitaria, nata dall’idea di Gino Strada nel 1994, ha operato in 17 paesi e ha curato oltre 11 milioni di persone. Anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricordando il fondatore di Emergency ha sottolineato come, in coerenza con la Costituzione che ripudia la guerra, Gino Strada ha fatto di questa indicazione l’ispirazione delle azioni umanitarie sviluppate in Italia e all’estero. L’intitolazione di uno spazio pubblico deve passare dal voto della giunta comunale e dall’autorizzazione del Prefetto. Un’altra condizione necessaria è legata all’esistenza di azioni meritevoli compiute dalla persona a cui si vuole intitolare lo spazio. Infine la norma prevede che l’intitolazione riguardi persone decedute da non meno di 10 anni. “Sulla prima questione non ci sono dubbi, - continua Luana Ghirello - mentre sulla seconda confidiamo in un’autorizzazione prefettizia, sottolineando che richieste analoghe sono portate avanti in molte città italiane. Un luogo pubblico potrebbe essere una strada, ma pensiamo anche ad una intitolazione con targa del ponticello sul torrente Arbogna. Ponte che congiunge Piazza Trento con Piazza Trieste. Dopotutto Gino Strada è stato costruttore di ponti, portando cura e solidarietà in ogni angolo del mondo”. Ma c’è dell’altro. Infatti nel 2016 l’amministrazione aveva aderito all’organizzazione non governativa “majors for peace”. Che prevede, almeno sulla carta, un impegno permanente in favore di attività e promozione della pace. “La nostra associazione – conclude Luana Ghirello - ritiene che le deliberazioni debbano avere una loro forza e costanza, non possono cioè essere solo dichiarazioni d’intenti, abbandonate poi nei cassetti polverosi del Palazzo. Per questo chiede, proprio in considerazione della delibera approvata di darle un seguito con l’impegno a intitolare un luogo pubblico a Gino Strada”. Luca Degrand