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Dopo circa venti giorni dall’apertura del bando per la distribuzione dei sostegni economici alle attività commerciali, in municipio sono arrivate solo una decina di domande. Un esito sorprendente che stupisce anche l’assessore al commercio. Tanto da costringerlo ad esortare i commercianti e gli artigiani a cogliere l’occasione. Prima che l’iniziativa diventi un flop. È pur vero che il termine per la presentazione delle domande è fissato per il 20 agosto. Il tempo non manca, però in municipio si aspettavano il coinvolgimento di circa 200 attività. Per ora l’interesse è stato invece minimo. Dalla metà di giugno sono arrivate solo una decina di domande. Ad incidere negativamente, forse, anche il vincolo sulle tasse comunali: chi non le ha pagate regolarmente è automaticamente escluso. Un paletto che potrebbe rivelarsi un ostacolo insormontabile. “Forse i commercianti si sono rivolti alle associazione di categoria – così spiega la situazione l’assessore Luigi Granelli – e le domande di accesso al sostegno economico arriveranno tutte assieme tra qualche giorno. Sarebbe meglio evitare di intasare gli uffici comunali che già sono oberati di lavoro e presentare le domande non appena compilate. Anche perché la decina di domande che già sono state protocollate sono state compilate dagli stessi titolari dell’esercizio commerciale. Ciò dimostra la chiarezza e la semplicità della compilazione della modulistica. Tutto è stato pensato, compresa la modulistica, per agevolare e facilitare l’accesso al contributo pubblico finanziato attraverso l’impiego dell’avanzo di amministrazione. La somma verrà poi erogata a dicembre”. Si tratta di un contributo di 800 euro. Somma che potrebbe aumentare del 25 per cento se il numero di domande non dovesse esaurire i 120mila euro erogati dal Comune. La somma messa a disposizione dal Comune è un aiuto una tantum dedicata a commercianti e artigiani fortemente danneggiati dal lockdown del 2020. La platea potenzialmente interessata immaginata dall’assessore è di circa 200 attività. Certamente escluse, invece, sono circa mille e 245 attività. Sicuramente esclusi sono i centri di grande distribuzione, gli alimentari, le farmacie, le parafarmacie, i negozi di telefonia e personal computer, lotterie e compro oro. Tutte attività che, anche se tra mille difficoltà, nel corso del 2020 hanno potuto rimanere aperte. “Le attività registrate in Camera di Commercio che hanno sede a Mortara – spiega l’assessore – sono mille e 445. Distribuire 120mila euro su un numero così elevato di soggetti avrebbe drasticamente ridotto l’importo erogato. Dare 50 o 40 euro a tutti, indistintamente, sarebbe stato simile ad una mancia. Operazione praticamente inutile. Decisamente diverso è ricevere 800 o mille euro. Ne possono beneficiare, ad esempio, i titolari di agenzie di viaggio, negozi di vicinato non alimentari, palestre, centri estetici, parrucchiere, tatuaggi e piercing, bar e ristoranti. Insomma, tutti quelli che sono rimasti completamenti chiusi a marzo, aprile e maggio del 2020, oppure che hanno registrato un calo del 30 per cento del fatturato rispetto allo stesso periodo del 2019”. Sono però escluse dalla possibilità di ottenere il contributo economico tutte le attività non in regola con pagamento delle tasse comunali. Un paletto non da poco. Chi non ha versato le imposte comunali non prende un euro. “L’unica eccezione riguarda la Tari – aggiunge Luigi Granelli – infatti chi non ha versato la tassa rifiuti, ad esclusione del 2020 e del 2021 che sono anni di pandemia, potrà sanare la sua situazione proprio grazie all’erogazione di questo ristoro”