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La montagna ha partorito il topolino: più che un’isola, Mortara avrà uno… scoglio. L’isola pedonale o, per dirla con l’assessore Granelli, isola commerciale si sintetizza con la chiusura al traffico di circa 220 metri di via Roma e corso Josti, di circa 60 metri di corso Garibaldi, più il tratto da piazza del municipio a piazza Silvabella. Lo stop alle auto varrà al sabato, dalle 19 alle 22 causa coprifuoco, e nella giornata di domenica dalle 11 al coprifuoco. Ma non finisce qui. L’isola è come lo yogurt, ha una data di scadenza: l’esperimento inizierà sabato 15 maggio e avrà la durata di un mese. L’idea, che di innovativo non ha nulla rispetto agli esperimenti del passato, è stata presentata con le trombe dall’Aida in una conferenza stampa a “giunta unificata”, andata in scena ieri alle 11, con tutti gli assessori saltati sul carro pro isola di Granelli. Piacerà ai mortaresi? E all’Ascom? Proprio l’associazione di categoria, di fatto, non sapeva nulla dell’iniziativa. Almeno ufficialmente. L’hanno letto sulle nostre pagine la scorsa settimana, ma dal palazzo nessuna comunicazione ufficiale. Poi, venerdì 30 aprile, dal municipio convocavano la conferenza stampa annunciando anche la presenza dei “Rappresentanti del commercio cittadino”. E ovviamente l’Ascom, che era ancora in attesa di essere convocata in municipio dallo scorso 28 gennaio, non lo sapeva. Il fattaccio si è chiarito a colpi di telefonate e il chiarimento ha portato alla convocazione di un vertice tra Ascom e giunta alle 9 di ieri, martedì 4 maggio. Ben due ore prima della conferenza stampa che annunciava lo “scoglio pedonale”. “L’incontro è servito a chiarire molte cose, come il probabile contributo destinato a sostenere il commercio e quantificato in circa 100mila euro. – commenta il presidente di Ascom Mortara Edoardo Rossi (nella foto) – E’ arrivata anche la rassicurazione di vigilare sui cantieri cittadini, in seguito ad alcune lamentele sollevate da nostri associati. Per quanto riguarda l’isola pedonale, invece, è stata chiaramente esplicitato il fatto che è stata pensata per bar e ristoranti”. Sembra però che qualcuno, quando ha visto messo nero su bianco il progetto-isola, abbia tirato un sospiro di sollievo. Altri, invece, si sono fatti una risata. “L’isola pedonale va strutturata, – aggiunge Edoardo Rossi – non si può improvvisare da un giorno all’altro. Veniamo convocati in municipio e ci informano che dieci giorni dopo inizia questo esperimento, cosa possiamo fare se non prendere atto?!? Abbiamo portato avanti una linea di condotta molto chiara, per cercare di evitare polemiche inutili, ma dobbiamo ammettere che non siamo pronti dal punto di vista della logistica. Spero che bar e ristoranti riescano ad ottimizzare il tempo per organizzarsi al meglio, se vorranno”. Il “quieto vivere” di Ascom, un’associazione che ha fatto dell’organizzazione il suo punto di forza, sembra quasi una resa davanti a chi sta facendo dell’improvvisazione la sua normalità. E a pagare il conto di questa normalità sono il commercio e la città nella sua interezza.