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Bonus spesa, spunta l’idea della carta prepagata per sostituire i voucher. La proposta arriva dall’assessore ai servizi sociali Paola Baldin (nella foto) che pensa all’introduzione di una “carta magnetica” da recapitare a casa di chi avrà diritto all’aiuto economico. Intanto, però, è necessario stilare la graduatoria. Le domande dovranno essere compilate e consegnate presso il municipio nella settimana che va da mercoledì 9 a mercoledì 16. “Il Modulo di autocertificazione – spiega l’assessore Paola Baldin – può essere scaricato dal sito dell’ente, oppure preso direttamente presso gli uffici dei servizi sociali. I paletti stabiliti per aver accesso al bonus spesa ricalcano i requisiti già presenti ad aprile. Per ottenere il buono spesa di un massimo di 500 euro il nucleo famigliare non deve avere un reddito superiore ai 20mila euro. Sul conto corrente non devono essere depositati più di 6mila euro. I richiedenti non devono già percepire altri sostegni statali come, ad esempio, il reddito di cittadinanza. Infine saranno privilegiati i soggetti che si trovano senza lavoro a causa dello scoppio della pandemia. Una volta stilata una prima graduatoria e distribuiti gli aiuti ai soggetti in maggiore difficoltà potremo pensare, come già fatto ad aprile, di allargare il numero dei beneficiari”. Gli 85mila euro messi a disposizione dallo Stato per il finanziamento del bonus spesa saranno distribuiti con voucher da 100 euro a persona, fino ad un massimo di 500 euro per nucleo famigliare. “Però sto anche valutando l’ipotesi – continua Paola Baldin – di usufruire il servizio offerto da Soldo Care”. Le carte Soldo possono essere richieste direttamente dagli enti pubblici pagando un canone di 1euro al mese. Le carte possono essere limitate a specifiche categorie di spesa (farmacie, supermercati e negozi alimentari), per evitare usi impropri. Infine il Comune dovrà anche raccogliere le adesioni da parte degli esercizi commerciali. All’avviso di pubblico interesse, anch’esso pubblicato nei prossimi giorni sul sito del Comune, potranno rispondere supermercati, negozi di quartiere e farmacie.Luca Degrand