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CANDIA – Parla lomellino il primo kolossal di fantascienza interamente italiano. Star come Gérard Depardieu e William Shatner (diventato famoso grazie a Star Trek) sono al servizio del regista e produttore candiese Piergiuseppe Zaia (nella foto). Il suo “Creators - The past” uscirà nelle sale probabilmente subito in occasione della loro riapertura dopo l'emergenza, distribuito da Europictures. Zaia, ora di stanza ad Ivrea, si ritaglia un cameo nel ruolo, addirittura, di Gesù Cristo, ed è anche autore delle musiche, cantante dal kazako Dimash Kudaibergen. La pellicola ha già ricevuto tantissimi riconoscimenti di settore ancora prima dell’uscita, come il titolo di “miglior film” all’Hollywood International Moving Pictures Film Festival. Gli awards totali ottenuti sono 28. Si tratta del primo capitolo di una trilogia che sarà affiancata dall’omonimo romanzo, “Creators the past”, scritto dalla sceneggiatrice e attrice Eleonora Fani insieme a Gea Mizzani Corio. La colonna sonora, in Dolby Atmos, di grande impatto epico-sinfonico, è stata realizzata a Vienna da un’orchestra curata dalla Blautoene. Vanta ben 75 temi originali scritti proprio da Zaia. Venticinque di essi saranno presenti nella compilation in uscita a marzo. Insieme alla voce di Kudaibergen anche quella del soprano Adriana Damato. “Vi porto in un futuro - racconta il regista di Candia - dove un allineamento galattico influenzerà ogni forma di vita nelle galassie. Otto Dei governano e dirigono l’universo e sono chiamati “Creators”. In un’epoca lontana hanno forgiato la lens, strumento che avrebbe custodito il sapere divino della creazione. Otto lens per otto creatori. Ognuno di loro diede vita ad un sistema stellare, racchiudendone i segreti e la chiave della sua essenza all’interno della lens stessa. Ora è tempo per il Concilio Galattico di riunirsi e decidere le sorti dei cieli ma serve il potere di tutte le Lens per governare l’universo e le sue leggi e non sarà affatto facile riunirle...”. Elementi sinergici che collaborano all’unisono per esprimere tutte le potenzialità di un progetto alungo termine, che porterà alla realizzazione del più grande universo science-fiction mai prodotto in Italia. Una sfida tutta italiana non solo per quanto riguarda le più prestigiose location (Valle d’Aosta, Canavese, Vercellese, Biellese, Venezia, Ivrea, Lago Maggiore, Lago d’Orta), ma anche per quanto riguarda la realizzazione degli effetti speciali che appaiono per più di due terzi del lungometraggio. La fase conclusiva di color grading è stata realizzata presso gli Studios della Fotokem a Burbank, presso Los Angeles, sotto la supervisione dell’italiano Walter Volpatto, colorist di Star Wars: “Gli ultimi Jedi”,“Interstellar”, “Green Book”, “Dunkirk”, “Indipendence Day”, “The Hateful Eigh” e di altri importanti titoli del cinema hollywoodiano.Zaia, con studi al conservatorio, anche direttore d’orchestra, è al lavoro per la sua opera prima da 5 anni. Anche il cast dei doppiatori è composto da pesi massimi. Giancarlo Giannini, Luca Ward “Il Gladiatore”. La sensazione è realmente quella di essere davanti a un film che farà parlare per molto tempo