I primi sei mesi di governo dell'era Gerosa: lavori pubblici da record a Mortara
Il bilancio dei primi sei mesi “dell’era Gerosa” è una cosa seria. Infatti è lo stesso primo cittadino ad aver chiesto ai suoi collaboratori di fornire un elenco dettagliato dei provvedimenti portati a termine nel corso della seconda metà del 2022. Quello che conta sono i fatti. Basta scorrere l’elenco degli interventi portati a termine nell’ambito dei lavori pubblici con ben quarantadue opere svolte. Si va dalla perizia per l’acquisizione dell’area ex Enel al alla riqualificazione del campo da basket davanti al palazzetto. C’è la convenzione per per la Guardie ecologiche volontarie e il recupero dell’ex pretura di piazza Guida, ora destinata a numerose associazioni cittadine. Spicca il nuovo impianto di ventilazione meccanizzata presso l‘asilo comunale e il bando per l’efficientamento energetico delle piscine. Quest’ultimo ha portato nelle casse comunali la somma di 306mila euro da investire sull’impianto natatorio. “Sono soddisfatto per aver mantenuto la parola data durante la campagna elettorale – commenta il primo cittadino – riaprendo al pubblico il parco Nuovi Nati e rimuovendo il pericolo dell’edificio diroccato che incombeva su via Trento (nella foto). Tuttavia non amo guardare al passato. Tanto meno mi interessa perdere tempo in elogi, anche se sono soddisfatto da quanto fatto fino a ora da tutta la giunta. Però credo che tutta la maggioranza debba rimanere concentrata sulle cose da fare, anche perché le difficoltà non mancano. Lo scoglio più grande resta la ristrettezza delle risorse. Gli equilibri di bilancio restano il vero impedimento per ogni ente locale. Ecco perché dobbiamo essere bravi a cogliere tutte le opportunità che ci potranno con i bandi del Pnrr”. Sotto il profilo del potenziamento dei servizi sociali il sindaco ricorda l’avvio della procedura per l’assunzione di una nuova assistente sociale. Inoltre è stato formalizzato l’accordo con la Croce rossa mortarese per il mantenimento in perfetto stato funzionale delle attrezzature salvavita del progetto “Mortara città cardioprotetta”.
Luca Degrandi