Ripulire l’area della ex Bertè costa oltre due milioni, caccia ai soldi di Regione Lombardia
MORTARA - Potrebbero servire più di due milioni di euro per la rimozione dei rifiuti dall’area Bertè. Per avere una stima corretta dei costi di smaltimento dei rifiuti combusti accatastati in via Fermi il Comune ha deciso di affidarsi ad una ditta specializzata, investendo 2mila e 537 euro. La ST&A, con sede in provincia di Milano, dovrà predisporre la documentazione necessaria alla richiesta finanziamenti finalizzati alla redazione progettuale per l’intervento ambientale sull’ex area Bertè. Lo scopo è quindi quello di reperire le risorse per smaltire il cumulo di macerie. Si tratta del secondo importante passo in questa direzione. La prima mossa risale al 7 novembre scorso. In quella data il sindaco Ettore Gerosa aveva firmato un atto di indirizzo finalizzato all’individuazione di un soggetto tecnico qualificato cui affidare l’incarico della predisposizione di tutti gli atti amministrativi finalizzati alla rimozione dei rifiuti.
“Senza questi passaggi – spiega l’assessore all’ambiente Andrea Olivelli – non è possibile ottenere fondi da parte della Regione. Ci vorrà del tempo, ma non ci fermiamo. Vogliamo disinnescare questa bomba ambientale anche se potrebbero essere necessarie circa 2milioni e mezzo di euro. E poi necessario ricordare che la rimozione del materiale non basta. Solo dopo questa operazione sarà possibile analizzare lo stato di contaminazione del suolo, capire quali sostanze sono penetrate nel terreno e procedere ad una eventuale bonifica”. L’amministrazione aveva provato, attraverso un’ordinanza, di imporre l’onere della rimozione al curatore fallimentare. Tuttavia non c’è stato alcun riscontro e il Comune non vuole perdere altro tempo. È chiaro che il Comune non ha le disponibilità economiche per portare a termine di tasca propria rimozione dei detriti e bonifica dell’area. Tuttavia esisto dei finanziamenti pubblici finalizzati proprio a questo scopo. Nel novembre del 2023 ci sarà un nuovo bando pubblico e Mortara vi parteciperà. La strada è lunga e difficile. Ma resta l’interrogativo sul perché, prima d’ora, non sia mai stato fatto nulla di così concreto.
“La giunta leghista di Mortara, ai tempi, non ha vigilato – conclude l’assessore - sulla crescita esponenziale dei rifiuti stoccati al di là di ogni norma. Per di più la giunta comunale ha pagato 80 mila euro all’anno alla Eredi Bertè senza avere nulla da eccepire”. Ancora oggi, a 5 anni di distanza dal terribile rogo del 6 settembre 2017, dai cumuli si sollevano polveri e odori che irritano gli occhi.