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Candidature confermate o sfumate: molte conferme e qualche sorpresa. Il centrodestra si conferma lo schieramento più “frizzantino” per le turbolenze che agitano il Carroccio. L’ex partito di maggioranza della coalizione che sostiene la ricandidatura di Attilio Fontana è agitato da tensioni interne: dalla nascita del  “Comitato nord” alla fuga, più o meno ufficiali, di molti lumbàrd della prima ora verso una Moratti sempre più “autonomista”. 
Venerdì scorso il Comitato nord si arrendeva definitivamente e accantonava l’idea di scendere in campo alle regionali con una propria lista diffondendo una fumosa nota stampa: “Il Comitato Nord nato dalla volontà dell’On. Umberto Bossi fondatore e presidente a vita della Lega, dall’europarlamentare Angelo Ciocca e da Paolo Grimoldi, non è nato per competere alle elezioni regionali, ma per potare avanti l’Autonomia, le istanze del Nord e dar voce inascoltata della militanza nordista. Il Comitato Nord ha chiesto ai consiglieri uscenti Mura Roberto, Formenti Antonello, Bastoni Massimiliano, Lena Federico di restare fedeli agli obiettivi del Comitato Nord e mantenere la retta via con scelte compatte, coerenti ed intelligenti con l’importante lavoro del Comitato Nord”. Una supercazzola degna del conte Mascetti! 
Nell’ombra c’è tuttavia chi lavora per il re di Prussia: molti che non condividono la linea dettata da Matteo Salvini o che sono in (più o meno aperto) contrasto con la segreteria provinciale, stanno lavorando per portare consensi verso Letizia Moratti. Ed è stata proprio la candidata, in tempi non sospetti, a fare outing dichiarandosi “autonomista”. 
Come più volte anticipato su queste pagine, in casa Lega è stato confermato il duo di “big” formato da Elena Lucchini e Andrea Sala (nella foto a sinistra tra Matteo Salvini e Attilio Fontana). A loro si aggiungono Isabella Panzarasa e Andrea Frustagli. 
Forza Italia conferma, e non poteva essere altrimenti, il consigliere uscente Ruggero Invernizzi. La presentazione ufficiale dei candidati ha confermato le indiscrezioni riguardo Felice Novazzi e Simona Virgilio, mentre Francesca Mazza è andata a ricoprire quella casella che sembrava destinata a Lidia Decembrino. 
Fratelli d’Italia, pronto a fare la parte del leone, conferma Claudio Mangiarotti nei panni di mattatore. Ma attenzione alle sorprese! 
Se Ubaldo Zerbinati ed Emanuela Rocchi non sembrano impensierire, Elisabetta Fedegari rischia di fare il pieno di voti a Pavia e nel Pavese. Nel sottobosco della politica locale si dice che la Fedegari possa essere sospinta da quello che era (o è ancora) l’entourage dell’eurodeputato leghista Angelo Ciocca oltre che da una parte di Forza Italia. Pettegolezzi… forse. 
Nello schieramento di centrosinistra che sostiene Pierfrancesco Majorino, la sorpresa è rappresentata dalla candidatura di Alda La Rosa. L’attivista ambientalista, molto conosciuta in Lomellina per le sue battaglie “verdi”, è candidata per l’alleanza Verdi e Sinistra. I Dem confermano il quartetto formato da Silvia Grossi, Marcello Infurna, Arianna Spissu e Fabio Zucca. Definito anche il poker dei candidati pentastellati: oltre alla mortarese Daniela Cattelan e al consigliere uscente Simone Verni, trovano spazio anche Enrico Battaglia e Mara Finotti.
Al centro sono sicuri i quattro candidati della civica Letizia Moratti presidente: Matteo Grossi, sindaco di Sant’Angelo, Isa Maggi (Pavia), Enrico Chiapparoli (Vigevano) e Giuse Insalaco (Voghera). Il vigevanese Gianpietro Pacinotti trova spazio nella lista del “terzo polo” formata da Azione e Italia viva assieme a Angela Gregorini, Pier Achille Lanfranchi e Giuliana La Cognata.
Chiude la corsa la lista dell’ultrasinistra arcobaleno. A sostegno di Mara Ghidorzi scenderanno in campo Edoardo Casati, Ilaria Falossi, Franco Signorelli e Sara Mazzini.